Consumatori associati ricorre al Tar per evitare il rientro a Guidomandri (Scaletta Zanclea). I cittadini non si sentono sicuri

Consumatori associati ricorre al Tar per evitare il rientro a Guidomandri (Scaletta Zanclea). I cittadini non si sentono sicuri

Consumatori associati ricorre al Tar per evitare il rientro a Guidomandri (Scaletta Zanclea). I cittadini non si sentono sicuri

martedì 16 Febbraio 2010 - 11:17

Il presidente Fiorillo: “Nessuno rientrerà a casa finché non sarà messa in sicurezza la montagna”.Giovedi conferenza stampa per mostrare i risultati di una periza tecnica che dimostra lo stato di pericolo.

Mentre sul versante tirrenico, e precisamente a San Fratello, bisogna fare i conti con una situazione drammatica ed in continua evoluzione , su quello ionico – colpito dall’alluvione dell’ 1 Ottobre – il ritorno alla normalità è più difficile del previsto.

La paura tra gli alluvionati è ancora tanta, il ricordo di quella sera infernale ancora vivo e la voglia di sentirsi sicuri è più forte del desiderio di tornare nell proprie abitazioni, evacuate a seguito della tragedia.

I cittadini sfollati di Guidomandri (frazione di Scaletta Znclea), infatti, non hanno alcuna intenzione di tornare nelle loro case, nonostante l’ordinanza del sindaco Mario Briguglio imponga il ritorno dei residenti che hanno abitazioni che si trovano nelle cosiddette zone ‘verdi’(indicate nella foto), considerate non pericolose dalla protezione civile.

Ad appoggiare la battaglia dei cittadini del “Comitato Tornare a Guidomandri” c’è l’ associazione Consumatori Associati, che in un comunicato annuncia: “non rientreranno nelle loro abitazioni finché non sarà messa in sicurezza la montagna che sovrasta il paese”.

L’ associazione, che li assiste dal punto di vita legale ha già predisposto un ricorso al Tar per bloccare i rientri obbligatori dei cittadini. Nelle settimane scorse inoltre – fa sapere il presidente Ernesto Fiorillo – un consulente di parte ha messo a punto una perizia tecnica da cui si evince che “i danni delle alluvioni del 2007 e del 2009 sono stati provocati dalla poca attenzione verso il territorio da parte delle istituzioni che, con lavori poco costosi, avrebbero potuto e dovuto mettere in sicurezza la montagna”.

L’intenzione di Consumatori associati è quella di “portare presto il presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi, quale attuale rappresentante del Governo, davanti il Tribunale di Messina”.

-Siamo pronti -scrive Fiorillo- ad un’azione legale collettiva per chiedere i contributi previsti dopo l’alluvione del 2007 che ha colpito i centri ionici del messinese e dei quali, dopo due anni, non e’ arrivato ancora un euro-.

Nel 2007 – si legge ancora nel documento- per un nubifragio di grande intensità si registrarono numerosi danni ad abitazioni e attività commerciali, ma fortunatamente non ci furono morti. Ancora nessuna delle persone che hanno avuto dei danni nel 2007 ha ricevuto un risarcimento, e quindi come associazione dei consumatori li vogliamo aiutare perché le istituzioni non hanno fatto nulla”.

Per presentare tutte le e iniziative ed i risultati della perizia, Consumatori associati ha convocato una conferenza stampa che si terrà giovedi’alle 11 nel Salone degli Specchi della Provincia di Messina.

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