Sono state confermate dalla Corte d’Appello le quattro condanne inflitte l’anno scorso dai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Messina per la faida tra le famiglie Rasconà e Cannetti. Danneggiamenti, attentati e perfino un tentato omicidio furono commessi nel 2007 fra Alì e Fiumedinisi dagli appartenenti ai due nuclei familiari.
I giudici hanno confermato la condanna ad 8 anni e 4 mesi di reclusione per Biagio Rasconà, ad 8 anni per Cateno Rasconà, a 5 anni per Francesco Rasconà, a 2 anni e 4 mesi per Giovanni Cannetti.
Due gli episodi più gravi ricostruiti dai Carabinieri. Il 12 giugno 2007 Cateno Rasconà fece irruzione a casa dei genitori di Giovanni ed Adriano Cannetti e lì picchiò selvaggiamente. Tutto ciò perché Mariano Cannetti non si era interessato abbastanza per trovare un lavoro al padre Antonino Rasconà, che così avrebbe potuto ottenere dei permessi e lasciare il carcere di Gazzi in cui era detenuto per scontare una condanna per aver ucciso la moglie. Cateno Rasconà tornò all’attacco qualche giorno dopo in un bar di Alì dove incontrò Adriano Cannetti e lo colpì con una mazzotta e poi lo ferì con due coltellate.
La ritorsione scattò il 7 settembre 2007. Questa volta furono i fratelli Cannetti ad entrare in azione e ad incendiare ad Alì una casa rurale di Carmela Giunta, un’anziana zia dei Rasconà.