Una cosa è affrontare l’emergenza, un’altra avere lo spazio per programmare una didattica adeguata. Gli studenti degli istituti -Bisazza- e -Seguenza- si sono riuniti stamattina davanti ai cancelli del Palazzo della Provincia per chiedere una soluzione alla carenza di aule che li costringe a turnare di pomeriggio. Da parte del presidente della Provincia, Nanni Ricevuto è arrivata una rassicurazione: entro la fine del mese saranno prese in affitto altre stanze, 7 dalla Casa Famiglia dell’Annunziata per il -Bisazza-, 10 dall’Isituto -Cristo Re- per il -Seguenza-. Per il -Bisazza- si tratterà, quindi, di occupare altri locali nella struttura che già ne ospita una succursale.

Una soluzione solo temporanea, visto che le necessità del -Bisazza- vanno ben oltre le 7 aule promesse. Attualmente l’Istituto conta 34 aule per 55 classi. E, in più, è in attesa dell’ultimazione dell’ala del plesso centrale, dentro al quale si lavora già dallo scorso anno. Uno spazio che potrebbe risolvere tutti i problemi.

«Investire nella scuola è un atto dovuto – ha dichiarato il presidente Ricevuto -. Per ottenere importanti traguardi occorrono interventi mirati alla soluzione di problemi quotidiani.» È anche vero, però, che gli interventi tappabuchi rischiano di diventare permanenti se manca una progettazione e lungo termine e la sicurezza del rispetto dei termini e dei tempi dei progetti.

Nelle foto, di Dino Sturiale, gli studenti davanti al Palazzo della Provincia, all’ingresso dell’Istituto -Bisazza- e all’assessorato provinciale alle politiche scolastiche.