Hotel La Plage di Taormina, sequestro quote Ragosta: la posizione della società

Hotel La Plage di Taormina, sequestro quote Ragosta: la posizione della società

Hotel La Plage di Taormina, sequestro quote Ragosta: la posizione della società

martedì 26 Aprile 2011 - 09:27

Attraverso una nota si spiegano alcuni passaggi in merito all’intervento della Guardia di Finanza: «Si tratta un provvedimento cautelare dovuto a un contenzioso interpretativo con la Procura della Repubblica di Nola in merito al tema delle detrazioni Iva su crediti contestati»

In merito al sequestro di quote societarie operato nei confronti della “Ragosta Real Estate srl”, titolare di diversi immobili ed hotel in tutto il paese, da Roma al lussuoso “La Plage” di Taormina, c’è da registrare l’intervento della società. Secondo la Guardia di Finanza, la posizione acquisita negli anni dalla realtà imprenditoriale sui mercati immobiliare del paese, è stata possibile grazie ad un articolato sistema che ha garantito alla società una crescente rafforzamento all’interno del settore. Secondo tale linea, la societa’ del gruppo veniva utilizzata dagli amministratori esclusivamente per costituire crediti Iva inesistenti, per 146 milioni di euro, a fronte di operazioni commerciali, anch’esse inesistenti, per 730 milioni. Il credito d’Iva veniva monetizzato con la compensazione del debito d’imposta totalizzato dalle societa’ operative del gruppo (vedi correlato in basso).

La Ragosta Real Estate srl ha voluto precisare che il sequestro di quote societarie operato dal Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli rappresenta «un provvedimento cautelare dovuto a un contenzioso interpretativo tra la Procura della Repubblica di Nola (NA) e la società in merito al tema delle detrazioni IVA su crediti contestati».

«La Procura di Nola – si legge ancora -, ritenendo assimilabile la detrazione Iva alla compensazione Iva – equiparazione che l’Agenzia delle Entrate (con circolare 13/E dell’11.3.2011) e la stampa specializzata tributaria hanno stabilito erronea per la manifesta differenza tra i due istituti – ha predisposto di conseguenza la sanzione di natura penale in questione (sequestro per equivalente). La Ragosta Real Estate srl, che ritiene pienamente legittima la detrazione Iva operata per gli anni d’imposta 2009 (che comportò analogo provvedimento di sequestro cautelare) e 2010 (che ha comportato il sequestro di 15,5 milioni di euro), contesta da più di un anno questa interpretazione giuridica della Procura di Nola auspicando, al tempo stesso, un intervento normativo chiarificatore sulla questione, così come anche richiesto a più riprese da autorevoli opinionisti».

La Ragosta Real Estate srl informa, inoltre, che la richiesta di sequestro è pervenuta all’ufficio del GIP, che ha predisposto il provvedimento cautelare, in data anteriore alla divulgazione della circolare 13/E dell’Agenzia delle Entrate, circolare che asserisce in maniera chiara e inequivocabile la distinzione tra l’istituto della detrazione Iva e della compensazione Iva, così come sostenuto dalla società. «Pertanto – conclude la nota -, è di tutta evidenza che l’ufficio del GIP non ha potuto tener conto di questa fondamentale e dirimente circolare dell’Agenzia delle Entrate per decidere in merito al contenzioso interpretativo. Confermando la piena fiducia nell’attività della magistratura, la Ragosta Real Estate srl evidenzia, comunque, che il sequestro penale ha riguardato solo le quote del fondo d’investimento (proprietario degli alberghi), e si rileva altresì che il provvedimento non investe altre società, comprese quelle di gestione alberghiera, che stanno proseguendo serenamente nella loro attività quotidiana». Il fondo d’investimento di proprieta’ della Ragosta è riconducibile ai coniugi Fedele Ragosta e Anna Maria Iovino. (Foto tratte dal sito internet de La Plage di Taormina).

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