A chiusura delle indagini sul disastro del luglio scorso c'è un solo indagato. Nove famiglie restarono senza casa
Prima svolta nelle indagini sull’incendio che il 29 luglio scorso distrusse nove abitazioni all’isolato 378 di via Dicearco, vicino al viale Boccetta.
La conclusione delle indagini ha portato il sostituto procuratore Maria Pellegrino ha inviare il relativo avviso ad un solo indagato. Si tratta di Vincenzo L’Acqua, 51 anni di Misterbianco, titolare dell’impresa edile impegnata nei lavori di ristrutturazione dell’edificio.
Le indagini della Polizia di Stato e la relazione stilata dai Vigili del Fuoco avrebbe accertato che sarebbe stato Vincenzo L’Acqua, mentre stava lavorando sul tetto del fabbricato, a provocare la fiammata partita dalla cannula di una attrezzo.
Il disastro si consumò intorno alle 15 mentre gli operai erano al lavoro sulla parte superiore dell’edificio. Le fiamme in pochi minuti avvolsero il tetto formato da tegole e legno, In breve si propagarono agli appartamenti sottostanti, uno dei quali adibito a studio professionale. Alla fine i danni furono enormi, anche perchè il bilancio conclusivo fu di nove appartamenti danneggiati o completamente distrutti.
Va ricordato che durante l’intervento in via Dicearco due vigili del fuoco furono ricoverati al Piemonte per intossicazione da fumo. I pompieri lavorarono ininterrottamente per nove ore per domare l’incendio.
