Si è insediato Guido Lo Forte, nuovo procuratore capo di Messina

Si è insediato Guido Lo Forte, nuovo procuratore capo di Messina

Si è insediato Guido Lo Forte, nuovo procuratore capo di Messina

venerdì 19 Settembre 2008 - 13:58

L'ex procuratore aggiunto di Palermo ha coordinato le principali inchieste contro Cosa Nostra

La sala della Corte d’Assise era piena fino all’inverosimile. Nessuno ha voluto mancare all’insediamento del nuovo procuratore capo di Messina, Guido Lo Forte, uno dei magistrati più prestigiosi d’Italia. E a testimoniare la stima di cui gode l’ex procuratore aggiunto di Palermo tante figure istituzionali di primissimo piano. C’erano il capo della Procura Nazionale Antimafia Piero Grasso, l’aggiunto Pietro Scarpinato, il procuratore generale Franco Cassata e Luigi Croce il predecessore di Lo Forte nominato capo della Procura generale di Palermo.

A rivolgergli il saluto della città è stato il presidente del Tribunale di Messina, Giovambattista Macrì ma in tanti sono intervenuti a tributare stima ed affetto a Lo Forte. E lui, il neo procuratore capo di Palazzo Piacentini, ha ricambiato ringraziando tutti e rivolgendo tanti complimenti a quanti lo hanno preceduto. Poi Lo Forte ha ricordato il contributo che la provincia di Messina ha pagato nella lotta al malaffare. Ha ricordato Carmelo Battaglia,il sindacalista ucciso nel 1966 a Mistretta, la povera Graziella Campagna assassinata a soli 18 anni sui Colli Sarrizzo ed il giornalista barcellonese Beppe Alfano. “Sono importanti esempi da seguire- ha concluso Lo Forte, che ha parlato di Messina come una città dalle mille problematiche che solo una magistratura compatta ed efficiente può pensare di risolvere.

Lei è un esperto di lotta alla mafia, avendo combattuto Cosa Nostra per quasi 40 anni. Che situazione troverà a Messina?

“Messina, come tutte le grandi città del sud, ha problemi particolari non legati alla presenza di organizzazioni mafiose classiche. Sono situazioni legati alla tutela della legalità più ampia e cioè la tutela dei diritti fondamentali dei cittadini sotto tutti gli aspetti possibili ed immaginabili. Messina ha vissuto una tardiva percezione della pericolosità del fenomeno mafioso anche a causa delle dichiarazioni dei primi grandi pentiti di mafia che avevano escluso la presenza di Cosa Nostra a Messina. Il che non significa che non ci fossero grandi interessi mafiosi in un territorio con queste tradizioni e che offre queste opportunità-.

La costruzione del Ponte sullo Stretto e l’arrivo di grandi finanziamenti potrebbero scatenare gli appetiti della mafia?

“Indubbiamente se e quando avverrà la realizzazione di un’opera pubblica di queste dimensioni, inevitabilmente comporterà il tentativo di insinuazioni occulte di interessi mafiosi. Ma se questo avverrà la magistratura, le forze dell’ordine, la società dispongono degli strumenti sufficienti per fronteggiare questa evenienza-.

Con quale spirito si prepara a vivere questa nuova tappa professionale?

“Con lo spirito di sempre. Con la determinazione di svolgere il mio lavoro con impegno e serietà circondato da persone che hanno la stessa mia filosofia-.

NELL’ARTICOLO CORRELATO -MESSINA IN MOVIMENTO- DA IL BENVENUTO, A MODO SUO, A LO FORTE

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