Le “liste di proscrizione” al Comune di Messina: la Cgil non ci sta e indice un’assemblea

Le “liste di proscrizione” al Comune di Messina: la Cgil non ci sta e indice un’assemblea

Le “liste di proscrizione” al Comune di Messina: la Cgil non ci sta e indice un’assemblea

lunedì 12 Luglio 2010 - 13:21

Strascichi dopo l’episodio di venerdì scorso, quando dopo aver controllato un elenco di nominativi, gli addetti al rilascio dei pass di Palazzo Zanca ha negato l’accesso ad alcuni lavoratori della Futura e a Clara Crocè e Lillo Oceano della Cgil. Domani alle 18 assemblea

“Chi può entrare a palazzo Zanca? Chi può organizzare un convegno a palazzo dei Leoni? Chi può manifestare a piazza Cairoli? Chi può bere una birra a piazza Duomo? La città, le sue strade, le sue piazze e i palazzi pubblici sono di tutti. Difendiamo la libertà e la democrazia”. Questa, sintetizzata per quesiti e slogan, la posizione della Cgil dopo l’episodio denunciato dal sindacato venerdì scorso, quando al Comune sono state “sbarrate” le porte d’accesso sia ai lavoratori in protesta della cooperativa Futura sia ai rappresentanti sindacali della stessa Cgil, Clara Crocè e Lillo Oceano. Il sindacato ha indetto per domani, 13 giugno, a partire dalle 19, un’assemblea nel saloncino della Camera del lavoro.

Questa la lettera “d’invito” scritta di proprio pugno proprio da Oceano: «Venerdì scorso abbiamo scoperto a cosa servono i tornelli a Palazzo Zanca. Dopo avere controllato una lista di nominativi, gli addetti al rilascio dei pass del Comune di Messina, hanno negato l’accesso ad alcuni lavoratori della cooperativa Futura, a quelli di Feluca – che intendevano protestare perché da 7/8 mesi non prendono un centesimo- e alla segretaria generale della Funzione pubblica provinciale, Clara Crocè. Una prassi che si è ripetuta di lì a poco quando mi sono recato di persona a verificare cosa stesse succedendo. Abbiamo così potuto accertare che al Comune c’è una lista di -ospiti- indesiderati e che esistono procedure speciali di -selezione- degli accessi. Si tratta di un fatto gravissimo, l’ultimo di una serie di episodi di discriminazione e di gestione personale ed autoritaria della cosa pubblica, che dobbiamo adeguatamente denunciare, contrastando e impedendo il radicarsi di una logica autoritaria, reazionaria e fascista della cosa pubblica. Per questo invitiamo quanti come noi intendono reagire a questo genere di discriminazioni e negazioni dei diritti democratici di ogni cittadino, a partecipare alla riunione che si terrà domani sera, martedì 13 luglio, a partire dalle ore 19,00 nel Saloncino della Camera del lavorodi Via Peculio Frumentario. Vi aspettiamo per decidere insieme cosa fare».

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