La macchina per l’emergenza ha bisogno della messa a punto

La macchina per l’emergenza ha bisogno della messa a punto

La macchina per l’emergenza ha bisogno della messa a punto

venerdì 30 Ottobre 2009 - 08:54

Dopo il passaggio di consegne dall’Unità di Crisi all’Ufficio tecnico presieduto da Buzzanca, si lavora per individuare ruoli e competenze. Le prime indiscrezioni: Antonio Ruggeri responsabile della funzione segreteria e coordinamento

Non sarà semplice, né si poteva pensare che lo fosse, il passaggio di consegne tra l’Unità di Crisi, installata in Prefettura fin dalle prime ore del tragico nubifragio del 1. ottobre scorso, e il cosiddetto Ufficio Tecnico, insediatosi nei giorni scorsi a Palazzo Zanca e che avrà come sede i locali dell’ex Provveditorato agli Studi, in viale S. Martino. Già la sera in cui il prefetto Francesco Alecci annunciò la chiusura del Ccs (Centro coordinamento soccorsi), alla quale nei prossimi giorni seguirà quella del Coa (Centro operativo avanzato) di Giampilieri, chi rappresentava il Comune fece intuire che dalla Prefettura sarebbe dovuto giungere un aiuto più che sostanzioso nella gestione della fase probabilmente più delicata.

Facciamo un attimo il punto, dunque. Il sindaco Giuseppe Buzzanca, come sappiamo, è stato nominato soggetto attuatore dell’ordinanza ministeriale dal commissario delegato per l’emergenza, il presidente Raffaele Lombardo. Sotto la sua responsabilità la gestione della fase post-emergenziale nei comuni di Itala, Scaletta Zanclea e ovviamente Messina (limitatamente alle frazioni di Giampilieri, Briga, Molino, Santa Margherita Marina, Altolia e Pezzolo). Ordinanza alla mano, al sindaco spettano «le attività emergenziali necessarie per l’assistenza sociale e per la migliore e più conveniente sistemazione alloggiativa della popolazione evacuata». Compresi nei compiti di Buzzanca anche «il rimborso delle spese sostenute dai comuni per i primi interventi di soccorso ed assistenza alla popolazione, debitamente documentate» e «l’assegnazione ai nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, adottati a seguito degli eccezionali eventi meteorologici, un contributo per l’autonoma sistemazione fino ad un massimo di 600 euro mensili e, comunque, nel limite di 100 euro per ogni componente del nucleo familiare abitualmente e stabilmente residente nell’abitazione; ove si tratti di un nucleo familiare composto da una sola unità, il contributo medesimo è stabilito in 300 euro (con anziani, portatori di handicap o disabili, previsto un contributo ulteriore di 200 euro)».

Il sindaco è autorizzato «a disporre per il reperimento di una sistemazione alloggiativa alternativa». Case sfitte, ad esempio. E in questo caso pare che Buzzanca si sia già mosso, ottenendo già da una delle maggiori agenzie immobiliari della città la disponibilità di massima per poco meno di un centinaio di alloggi nella zona sud. Al sindaco toccheranno anche tutte le «attività emergenziali», comprese eventuali ordinanze di sgombero e avvisi di allerta, «lo sgombero e la pulizia dai detriti e dal fango degli edifici e delle superfici stradali» e «l’accertamento dei danni».

Per tutte queste attività, il sindaco si avvarrà del supporto del cosiddetto Ufficio Tecnico, del quale fanno parte rappresentanti della Prefettura, della Questura, della Provincia regionale, dell’Amam, dell’Atm, dell’Ato, della Croce Rossa, della Soprintendenza, del Genio Civile, dell’Azienda provinciale Foreste, della Capitaneria di Porto, dell’Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, dei Vigili del Fuoco, della Polizia municipale e della Protezione civile. L’Ufficio Tecnico è organizzato in quattro strutture, ognuna delle quali con una funzione diversa: segreteria coordinamento; assistenza popolazione; supporto tecnico amministrativo; piano emergenziale.

Si fanno anche i primi nomi sui soggetti ai quali il sindaco si affiderà. Il primo è la persona di fiducia di Buzzanca per eccellenza, l’attuale presidente dell’Ato3 ed ex (?) capo di gabinetto Antonio Ruggeri, al quale, stando alle voci di corridoio, dovrebbe essere affidata la responsabilità della funzione “segreteria e coordinamento”. Altro incarico dovrebbe toccare al dirigente del dipartimento Riserve del Demanio Forestale della Provincia, Giovanni Cavallaro.

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