Maltempo. Si lavora per tornare alla normalità

Maltempo. Si lavora per tornare alla normalità

Redazione

Maltempo. Si lavora per tornare alla normalità

giovedì 22 Gennaio 2009 - 09:41

Critica la situazione a Santa Margherita. Lungo il litorale nord rischia di cedere la parete a ridosso di Villa Sabin

Un maltempo che sembra proprio non voler dare tregua alla ridente e soleggiata Sicilia, dove ormai da due giorni le nuvole sono diventate padrone del cielo. In città, almeno finora, nessun violento temporale, né tuoni né saette, ma un incessante e fitta pioggia torrenziale che, ad eccezione di qualche breve interruzione, allaga strade e marciapiedi. Le situazioni più critiche, ancora una volta, si registrano nel “martoriato- litorale di Santa Margherita, dove ai vecchi disagi se ne aggiungono dei nuovi, ovviamente a discapito dei residenti. Sul versante nord, invece, uno dei punti più critici è quello del promontorio, ormai praticamente inesistente, a ridosso di Villa Sabin, subito dopo la passeggiata del Ringo. Lì il mare continua a scavare all’interno della parete fatta di pietre e sabbia, provocando un effetto erosivo che all’arrivo della prossima violenta sciroccata rischia di far cedere completamente l’intero muro.

Il crollo di una parte del controsoffitto avvenuto ieri in uno dei corridoi dell’Istituto industriale Marconi non ha fortunatamente avuto alcuna tragica conseguenza ma, come si può facilmente immaginare, ha riacceso i riflettore su un’altra emergenza, destinata a non risolversi in tempi brevi: quella dell’edilizia scolastica. Impossibile poi cercare di quantificare il numero di tombini intasati e dunque strade allagate anche in pieno centro città, soprattutto in quei tratti dove gli avvallamenti della carreggiata favoriscono la formazione di piscine stradali naturali: uno su tutti l’incrocio tra via Garibaldi e via I settembre.

“Testimonial- della categoria “tombini intasati 2009-, ancora una volta, quello della salita che dall’incrocio con San Matteo conduce a Tremonti. Visto il mancato intervento per mettere fine alla fuoriuscita di liquami, “a spasso- per la strada da più di una settimana, il tombino, infatti, ha pensato di mettere fine da solo alle proprie sofferenze. Come? Implodendo su stesso: il “coperchio- spostato dalla forza dell’acqua, è stato completamente sollevato finendo per ricedere all’interno del tombino stesso. La soluzione? Transenne e indicazioni stradali per segnalare il pericolo.

(foto Dino Sturiale)

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