E’ l’ipotesi dei subacquei della cooperativa “Esosfera Diving” e dell’associazione “Nettuno”
Secondo i subacquei della cooperativa ”Esosfera Diving” e dell’associazione ”Nettuno”, sarebbe di un mercantile russo il relitto che giace sul fondo del porto militare di Messina. Dopo una serie di immersioni il materiale raccolto e’ stato confrontato con altri reperti e con quanto scritto dai giornali dell’epoca: si tratterrebbe del cargo ‘Produgal’, una nave affondata a causa del maremoto che seguì il sisma del 28 dicembre 1908.
Protrattesi dal 22 al 26 gennaio, dirette da Domenico Majolino, responsabile di Ecosfera Diving, e coordinate dalla Sopraintendenza del Mare, con l’ausilio dei sommozzatori della Marina Militare, le ricerche subacquee hanno evidenziato che il relitto si presenta integro nella maggior parte delle sue componenti. Sono, infatti, ben visibili e individuabili i resti della ruota del timone sul ponte di comando, alcune stoviglie e i fornelli della cucina e perfino bottiglie di vino intatte con il loro contenuto.
I subacquei hanno anche riferito di avere trovato ancore, oblò, ponte di comando, stiva, poppa e prua perfettamente integri. Il mercantile giacerebbe sul fondale a 65 metri di profondità ed è insabbiato per circa 3 metri. Secondo i subacquei i dati non lasciano alcun dubbio che si tratti proprio del mercantile battente bandiera russa ‘Produgal’. I risultati della ricerca verranno presentati il prossimo 5 marzo, a Messina.
