Metropolitana del mare: il Consiglio di Stato “riforma” la sentenza del Tar del Lazio

Metropolitana del mare: il Consiglio di Stato “riforma” la sentenza del Tar del Lazio

Metropolitana del mare: il Consiglio di Stato “riforma” la sentenza del Tar del Lazio

giovedì 29 Ottobre 2009 - 10:27

All'interno la disposizione: il consorzio Metromare, composto da Rfi e Ustica Lines, si aggiudica il servizio

La quarta sezione del Consiglio di Stato chiamata a pronunciarsi sull’assegnazione dell’appalto di 29 milioni di euro da parte del ministero per la realizzazione del servizio di attraversamento veloce dello Stretto, conferma la validità della vittoria del Consorzio Metromare Rfi-Utsica Lines. Il 6 novembre del 2008, infatti, il gruppo si era aggiudicato l’appalto per l’avvio del servizio di Metrpolitana del Mare, servizio però mai partito a causa del ricorso al Tar presentato da uno dei due gruppi concorrenti, la Snav. Lo stesso Tribunale Amministrativo del Lazio aveva accolto il ricorso presentato dalla Snav, che con un’offerta di quasi 25 milioni di euro, si era classificata seconda rispetto al Consorzio -Metromare- (che aveva offerto 25.600.000 euro). La società sosteneva l’illegittimità dell’aggiudicazione per la presenza di un’anomalia nell’offerta del Consorzio, formulata senza considerare l’iva.

Il Consiglio di Stato invece, come anticipato nella notizia lanciata questa mattina e confermata prima ufficiosamente da Rfi e poi ufficialmente con la pubblicazione del dispositivo (disponibile cliccando in basso DOWNLOAD), ribalta la situazione ed interviene “riformando” la sentenza del tribunale amministrativo che dà ragione al Consorzio Metromare. Advisor legale del Consorzio, sin dalla sua costituzione e successiva partecipazione alla gara, è stato lo studio Morace&Co. di Napoli coadiuvato, per la fase di appello innanzi al Consiglio di Stato, dall’Avv. Andrea Abbamonte. La sentenza è dunque immediatamente e definitivamente esecutiva. Adesso tocca al Ministero far partire il servizio.

Il progetto prevede l’attivazione di due servizi circolari con fermate al Porto di Messina, Papardo, Villa San Giovanni, Reggio Calabria, in modo da garantire un collegamento continuo tra i tre comuni ed anche tra la zona del Papardo e il porto di Messina. Un servizio circolare, criticato da più parti per i tempi di percorrenza abbastanza lunghi, che negli obietti iniziali dovrebbe rivolgersi non solo agli utenti pendolari, ma anche ai turisti, aprendo le strade a forme di collaborazione con il trasporto locale, quindi tram e autobus. Previsto anche il ripristino del servizio di collegamento diretto tra il porto e l’aeroporto di Reggio Calabria, avviato negli anni scorsi senza troppa convinzione e poi sospeso. La disponibilità di un mezzo veloce collegato direttamente con lo scalo lo renderebbe a pieno titolo “Aeroporto dello Stretto”, usufruibile anche dai messinesi che oggi ritengono più agevole quello di Catania. Ma sono ancora tanti i nodi da sciogliere, primo fra tutti la mancanza dell’approdo in zona Papardo, cui, secondo quanto previsto dal progetto del Ministero, navi e mezzi veloci dovrebbe fare scalo.

E.De Pasquale – E.Rigano

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