Per il rappresentante del Pdl un passo decisivo verso l’avvio del servizio

Buone notizie per i pendolari dello Stretto arrivano quest’oggi da Roma. Nel corso della seduta pomeridiana alla Camera, è stata infatti approvata all’unanimità la risoluzione presentata dal deputato messinese Vicenzo Garofalo in commissione Trasporti, sul servizio di trasporto veloci passeggeri nello Stretto: in due parole Metropolitana del Mare. Dopo l’ok da parte della quarta sezione del Consiglio di Stato chiamata a pronunciarsi sull’assegnazione al Consorzio Metromare Rfi-Ustica Lines, dell’appalto di 29 milioni di euro per la realizzazione del servizio (vedi correlato), con il risultato di oggi l’avvio sembra essere più vicino.

Grande soddisfazione da parte del proponente Garofalo che dichiara: “E’ un ulteriore e significativo passo in avanti verso il raggiungimento dell’obiettivo finale: garantire ai pendolari dello Stretto di godere del diritto alla mobilita’ e alla continuita’ territoriale, ossia offrendo ai cittadini la possibilita’ di spostarsi nel territorio nazionale con pari opportunita’. Inoltre ringrazio – conclude Garofalo – tutti coloro che mi hanno offerto il loro appoggio, approvando tale atto-.

Il servizio veloce che dovrebbe partire entro gennaio prevede l’attivazione di due servizi circolari con fermate al Porto di Messina, Papardo, Villa San Giovanni, Reggio Calabria, in modo da garantire un collegamento continuo tra i tre comuni ed anche tra la zona del Papardo e il porto di Messina. Un servizio circolare, criticato da più parti per i tempi di percorrenza abbastanza lunghi, che negli obietti iniziali dovrebbe rivolgersi non solo agli utenti pendolari, ma anche ai turisti, aprendo le strade a forme di collaborazione con il trasporto locale, quindi tram e autobus. Previsto anche il ripristino del servizio di collegamento diretto tra il porto e l’aeroporto di Reggio Calabria, avviato negli anni scorsi senza troppa convinzione e poi sospeso. La disponibilità di un mezzo veloce collegato direttamente con lo scalo lo renderebbe a pieno titolo “Aeroporto dello Stretto”, usufruibile anche dai messinesi che oggi ritengono più agevole quello di Catania.