Molini Gazzi, nessuna buona notizia dall'incontro di martedì. I lavoratori non mollano e oggi protestano ancora

Molini Gazzi, nessuna buona notizia dall’incontro di martedì. I lavoratori non mollano e oggi protestano ancora

Molini Gazzi, nessuna buona notizia dall’incontro di martedì. I lavoratori non mollano e oggi protestano ancora

martedì 29 Luglio 2008 - 15:45

Si è concluso con un nulla di fatto l'atteso confrontro tra i vertici dell'Azienda e i rappresentanti di istituzioni locali e delle organizzazioni sindacali dei lavoratori e di impresa

I dipendenti della Molini Gazzi non hanno intenzione di arrendersi al -cessate l’attività- che le logiche del mercato sembrano invece imporre allo storico pastificio cittadino. Ecco perchè oggi si sono ritrovati, ancora una volta, a Palazzo Zanca per discutere, oltre che della situazione dell’azienda, della necessità di porre un vincolo di edificabilità al terreno dove attualmente sorge lo stabilimento (con tanto di proposta di ordine del giorno, non passata, del consigliere Gaetano Gennaro).

Attraverso un comunicato, poi, i dipendenti dell’azienda specificano come qualche anno fa la destinazione d’uso del terreno sia stata modificata da industriale a residenziale B1: in parola povere il rischio concreto è che al posto dello storico molino si sostituisca lo -scheletro edilizio- dell’ennesimo complesso residenziale.

Invitando ancora una volta le istituzioni a contribuire in modo decisivo alla possibilità di trovare una soluzione alla complicata situazione, Enzo Cocivera rappresentante della Flai Cgil, parla senza mezzi termini di scelte aziendali sbagliate che una dopo l’altra hanno contribuito a creare una situazione di sempre maggiore difficoltà.

E sempre Cocivera, al termine dell’incontro tenutosi martedì mattina presso la sede di Assindustria tra i vertici della Molini Gazzi, i rappresentanti di organizzazioni sindacali e d’impresa, ha parlato di un vero e proprio -nulla di fatto-, sul fronte salvezza, per l’azienda. E’ stato infatti più volte ribadita da parte dei dirigenti dell’azienda, senza lasciare troppi margini di speranza ai lavoratori loro malgrado coinvolti, la chiusura totale del pastificio e la completa cessione dell’attività.

Ragione di questo mancato dietrofront da parte della proprietà, secondo quanto riportato da Cocivera, sarebbe da ricercare -nella pesante situazione debitoria che ha costretto a presentare proposta di concordato preventivo con la conseguente vendita dei beni per soddisfare i creditori.- Viene dunque meno anche la speranza, paventata qualche settimana fa da parte dei dipendenti, di poter acquistare loro stessi i macchinari e il marchio della Molini Gazzi ad un prezzo simbolico per continuare l’attività in in altro sito.

Nessuno spiraglio anche sul fronte stipendi arretrati, nonostante l’impegno preso circa due settimane fa dai vertici aziendali di fronte al direttore dell’ufficio del lavoro, nella speranza di poter rendere ai dipendenti quanto dovuto per il lavoro svolto fino al forzato -stop-.

Oggi come detto, protesta a Palazzo Zanca per rilanciare un dibattito sul futuro dell’azienda, futuro che anche il più convinto degli ottimisti avrebbe difficoltà ad immaginare.

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