Mons. La Piana ai messinesi: «Non cediamo alla stanchezza e allo sconforto»

Mons. La Piana ai messinesi: «Non cediamo alla stanchezza e allo sconforto»

Redazione

Mons. La Piana ai messinesi: «Non cediamo alla stanchezza e allo sconforto»

mercoledì 24 Dicembre 2008 - 10:20

Messaggio di fine anno dell'Arcivescovo: «Il Signore ci indica la via della sobrietà e della solidarietà. Unisco il mio grido con coloro che invocano assistenza a chi ha il dovere di intervenire»

«Quei pochi, ma interminabili secondi…». Non può che essere il ricordo del terremoto che cento anni fa sconvolse Messina il punto di partenza del messaggio natalizio dell’Arcivescovo Mons. Calogero La Piana, il quale oggi ha augurato buone feste «di serenità e di pace» ai giornalisti e soprattutto ai messinesi, sempre più afflitti dalla precarietà del mondo del lavoro e tentati dalle «perverse speculazioni» dei pochi ricchi. Quel terremoto, ricorda La Piana, rase al suolo e privò di tutto la nostra città, azzerando «la stessa organizzazione della vita civile, militare, sociale, culturale e religiosa», ma al tempo stesso mise in moto «l’impressionante solidarietà del mondo intero». Un terremoto naturale, al quale però si aggiunge quello -morale- dei giorni nostri dal quale l’Arcivescovo vuol mettere in guardia.

«Crisi mondiale, recessione, crollo di tante certezze, scandali per illegalità e moralità: non è anche questo – si e ci chiede La Piana – un autentico terremoto che sconvolge la vita di milioni di persone?». Per questo «siamo dinanzi a un mondo da ricostruire», ma «su quali basi, su quali certezze?». Il Signore e il mistero del Natale, osserva l’Arcivescovo, una strada la indicano: quella «della semplicità, della sobrietà e della rinuncia», ma anche «della solidarietà per promuovere e difendere la dignità degli uomini».

E’ innegabile che «la memoria centenaria del tragico evento del 1908 avviene in un momento difficile. In città e provincia viviamo il dramma della precarietà, della incertezza e della stessa perdita del lavoro. Cresce il numero dei poveri. E sono ancora in tanti ad attendere un tetto sicuro». La Piana ricorda i recenti danni provocati dalle alluvioni, a Falcone e non solo: «Unisco il mio grido con coloro che invocano assistenza e chiedono di non essere abbandonati da chi ha il dovere di intervenire». Un chiaro messaggio alle Istituzioni, «auspicando risposte concrete».

Pur tra le mille difficoltà del momento, l’Arcivescovo conclude chiedendo ai messinesi di non cedere «alla stanchezza e allo sconforto. Non smarriamo la speranza e la fiducia. Non venga meno la solidarietà, la Madonna della Lettera non ha mai smesso di -guardarci con benevolenza-, di benedire e proteggere Messina e i suoi cittadini».

(foto Dino Sturiale)

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