Dal primo luglio il diciannovenne Aldo Cucè si trovava ristretto ai domiciliari, ma continuava a perseguitare la sua ex ragazza tempestandola di sms e telefonate in cui la minacciava di morte. Così aveva fatto anche con il padre della giovane. I due hanno presentato dencunia il 16 e 20 luglio e dopo l’attività d’indagine svolta dagli agenti dela commissaritao di Sant’Agata di Militello, il gip Onofrio Laudadio su richiesta del sostituto procuratore Alessandro Lia ha siglato l’ordina custodiale in carcere per il giovane giostraio di Torrenova.

Grazie alle denune presentate dalla ragazza e dal padre i poliziotti coordinati dal dirigente del commissariato, il vice questore Francesco Picardi hanno acquisito i tabulati telefonici che indicavano le telefonate in uscita dal cellulare di Cucè verso la ex ragazza, e il cellulare della giovane con dentro i vari sms di minacce inviategli.

Aldo Cucè da più di un mese si trovava ai domiciliari con l’accusa di stalking. Dopo la fine della loro storia d’amore, amggio di quest’anno, aveva cominciato ad importunarla, seguirla e perseguitarla. Era arrivato persino ad aggredire lei e il padre mandandoli all’ospedale. La ragazzina non usciva più di casa da sola. In due episodi eclatanti l’aveva picchiata, colpendo anche il padre con un spranga di ferro. Tutti episodi avvenuti davanti ad altre persone che ascoltate dalla Polizia hanno confermato le aggressioni. Con l’accusa di stalking, lesioni e minacce, Aldo Cucè si trova ora al carcere di Gazzi.