A un anno dalla morte, familiari e amici lo ricordano organizzando un incontro che si terrà alle ore 17.00 presso l'hotel -il Gabbiano- a Terme Vigliatore.

Adolfo Parmaliana, docente di Chimica presso l’Università di Messina, il 2 ottobre 2008 si è suicidato gettandosi da un cavalcavia sulla Messina-Palermo.

Parmaliana – che viveva a Terme Vigilatore, un paese di circa 7.000 abitanti confinante con Barcellona Pozzo di Gotto – fin da ragazzo, da strenuo combattente per la legalità, si era battuto per la ricerca della giustizia, contro la criminalità politica e le infiltrazioni della mafia in senso alle istituzioni; a seguito di denunce dallo stesso presentate e che gli si erano ritorte contro, il professor Parmaliana, sentendosi nel mirino della magistratura, ha deciso di morire da -uomo libero che in maniera determinata si sottrae al massacro ed agli agguati che pm e giudici barcellonesi e messinesi vorrebbero tendergli- – come lo stesso professore scrive nella sua lettera in cui giustifica il suo gesto estremo.

In questo anno trascorso sono successe tante cose, i giornali ne hanno dato notizia, ma trascorsi i primi giorni, solo pochi, in internet, continuano a parlarne.

Finalmente è uscita dai cassetti delle procure l’inchiesta -Tsunami-, momento tanto atteso dal professor Parmaliana, ma il prezzo pagato per ottenere questo risultato è stato troppo alto: la sua vita.

Alfio Caruso, dopo averne a lungo parlato con la vedova Parmaliana, ha deciso di realizzare un libro sul triste -caso Parmaliana-, dal titolo -Io che da morto vi parlo-, che verrà presentato durante la commemorazione per il primo anniversario della morte del professore.

-Un uomo che sorrideva alla vita-, così è stato chiamato l’incontro in ricordo del professore, che si svolgerà alle ore 17.00, presso l’hotel -il Gabbiano- di Terme Vigliatore, durante il quale parleranno di lui i familiari e le persone più care, che lo hanno amato, sostenuto, difeso, che non lo dimenticano e che non lo faranno dimenticare.