Ci sono cinque nuovi indagati per l’omcidio di Antonino Stracuzzi avvenuto nella piazza di Villa Lina il 14 ottobre del 1992. Il sostituto procuratore della DDA, Giuseppe Verzera (nella foto) ha inviato gli avvisi di chiusura indagini ai messinesi Domenico Di Dio, Angelo Santoro ed Antonino Romano ed ai catanesi Corrado Favara e Paolo Sapienza. A notificarli gli uomini della Squadra Mobile che hanno effettuato le indagini. Secondo i pentiti, che hanno permesso di far luce dopo 15 anni sull’omcidio Stracuzzi, Favara sarebbe uno dei mandanti, Sapienza uno dei due esecutori materiali ed i messinesi avrebbero avuto il ruolo di fiancheggiatori. Il delitto maturò nell’ambito della guerra di mafia fra i clan di Mario Marchese e Luigi Sparacio e quello capeggiato da Luigi Galli che esplose a cavallo degli anni 80 e 90. A quest’ultimo gruppo apparteneva Stracuzzi per cui i boss della -famiglia- rivale decisero di eliminarlo. Per entrare nel territorio di Villa Lina, sorvegliato giorno e notte dalle vedette del clan Galli, bisognava utilizzare uomini non conosciuti e così furono assoldati i catanesi Paolo Sapienza e Maurizio Toscano. I due lo avvicinarono mentre Stracuzzi era fermo sulla sua Fiat Croma davanti alla chiesa di S.Matteo. I killer lo uccisero con diversi colpi di pistola e fuggirono prima che intervenissero gli amici. Per questo omicidio sono già stati condannati nell’operazione Peloritana 2, Giuseppe Mulè, Luigi Sparacio, Sebastiano Ferrara e Maurizio Toscano.
A dare una svolta al caso sono state le dichiarazioni di Nicola Galletta, pregiudicato legato al clan Marchese, passato alla collaborazione con la giustizia circa un anno e mezzo fa, che fanno il paio con quelle emerse in altri processi.
