Operazione -Carmen-: la Squadra Mobile arresta sette persone per traffico di droga

Operazione -Carmen-: la Squadra Mobile arresta sette persone per traffico di droga

Redazione

Operazione -Carmen-: la Squadra Mobile arresta sette persone per traffico di droga

mercoledì 14 Gennaio 2009 - 13:18

Al vertice dell'organizzazione c'era il messinese Giovanni Arena. Era lui a fare arrivare in città le partite di droga

Sette persone sono state arrestate dalla Squadra Mobile di Messina nell’operazione “Carmen- che ha portato alla luce un traffico di droga con ramificazioni in tutta Italia.

L’organizzazione faceva arrivare a Messina partite di hashish, cocaina ed eroina. A capo vi era il messinese Giovanni Arena, 56 anni del villaggio Annunziata, già con precedenti per traffico di droga.

Arena era il collettore dei gruppi malavitosi cittadini per i quali raccoglieva le ordinazioni. Poi, grazie alle sue conoscenze con trafficanti italiani ed internazionali, trattava l’arrivo di partite di droga.

La Squadra Mobile stamattina ha arrestato anche Giuseppe Iovino, 54 anni di Varapodio in provincia di Reggio Calabria, Santi Micali, 36 anni di Messina, Francesco Raschellà, 34 anni di Catanzaro ma residente a Genova, il serbo Zoran Adzovic, 50 anni residente in provincia di Cremona, Pasqualino Delogu, 56 anni di Sassari e l’altro messinese Placido Libro, 33 anni che ha ottenuto i domiciliari.

L’accusa per tutti è di associazione a delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di sostanze stupefacenti. Delogu deve, invece, rispondere di spaccio di banconote false.

Due persone, un calabrese ed un siracusano, sono riuscite ad evitare la cattura e si sono rese irreperibili mentre altre 14 sono state iscritte nel registro degli indagati.

L’organizzazione non aveva la classica struttura piramidale anche se . ognuno degli arrestati aveva un ruolo ben preciso. Arena ordinava le partite di droga e di volta in volta sapeva a chi rivolgersi per attivare i canali più appropriati. Iovino, pur vivendo in Toscana, era l’anello di congiunzione con i clan della ‘ndrangheta reggina, Raschellà era vicino ai gruppi di Catanzaro, Adzovic faceva arrivare la sostanza dai paesi dell’est mentre Micali, che lavora come buttafuori in alcune discoteche di Messina, riforniva gli ambienti della Messina bene. Proprio Micali il 29 settembre scorso era stato arrestato dalla Mobile che lo aveva sorpreso con 214 grammi di cocaina acquistati a Milano.

Compiti e s specializzazioni diverse, invece, per Delogu. Il sassarese forniva banconote false da 20, 50 e 100 euro ad Arena che poi le smerciava sul mercato o le rivendeva a prezzi maggiorati.

Decisive, per l’esito finale dell’operazione Carmen, si sono rivelate le intercettazioni telefoniche ed ambientali. In particolare quella eseguita dalla Mobile Polizia su un’auto noleggiata a Milano da Giovanni Arena. Il messinese rivelò incautamente ad una sua amica rumena, Carmen appunto, tutti i retroscena dell’organizzazione e del traffico di droga. Ma l’intera conversazione fu ascoltata dagli investigatori che misero al loro posto le ultime tessere ancora mancanti del mosaico.

I provvedimenti cautelari sono stati firmati dal gip Alfredo Sicuro su richiesta del sostituto della DDA Vincenzo Barbaro.

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