I due barcellonesi erano accusati di aver fatto parte del gruppo di Carmelo Mazza. Caliri condannato solo per un'estorsione
Un’ assoluzione totale ed uno sconto di pena nel processo d’appello dell’operazione “Ulisse” che nel maggio di due anni fa portò all’arresto di cinque persone vicine a Carmelo Mazza, uomo del boss di Barcellona Carmelo D’Amico, che era stato ucciso a Merì due mesi prima.
I giudici d’appello hanno assolto Angelo Caliri e Lino Coppolino dall’accusa di associazione mafiosa e per tutti e due è caduta l’aggravante di aver agito con metodo mafioso nell’estorsione commessa ai danni del fornitore di un cantiere. Per questa estorsione è stato però condannato Caliri a 2 anni e 4 mesi.
L’operazione Ulisse scattò dopo l’uccisione di Mazza, l’unico rimasto in libertà dopo che le forze dell’ordine avevano arrestato tutti i capi del gruppo di Carmelo D’Amico. Secondo gli investigatori uccidendo Mazza, specializzato in estorsioni nella zona di Pace del Mela, i gruppi storici volevano ristabilire la loro supremazia nel territorio.
Ma dalle intercettazioni telefoniche ed ambientali gli inquirenti capirono che c’era un progetto di far fuori il gruppo di Caliri e Coppolino.
