Devono rispondere di abuso d’ufficio, falso e violazioni edilizie. Tra gli indagati impiegati dell’Ufficio Tecnico del Comune di Patti, componenti delle Commissioni Edilizie, imprenditori e direttori dei lavori delle imprese costruttrici
Sono 27 in totale gli indagati denunciati ieri dai Carabinieri di Patti e accusati a vario titolo di abuso d’ufficio, falso e violazioni edilizie. Tra di loro ci sono impiegati dell’Ufficio Tecnico del Comune di Patti, componenti delle Commissioni Edilizie, imprenditori e direttori dei lavori delle imprese costruttrici. L’indagine dei Carabinieri, coordinati dalla Procura di Patti, è cominciata nel 2007 e si è avvalsa della consulenza tecnica di un professionista. Quarantadue gli immobili, per un valore di 5 milioni di euro, dislocati in diversi complessi residenziali, tutti in costruzione in contrada “Cuturi”, sequestrati ieri come disposto dal decreto di sequestro preventivo emesso dal Gip di Patti su richiesta della locale Procura.
Le abitazioni sarebbero state costruite realizzando una trasformazione urbanistica illegittima del territorio tramite aumenti di volumetrie non conformi agli strumenti urbanistici vigenti ed al piano di lottizzazione approvato dal Consiglio Comunale. Sarebbero state rilasciate concessioni edilizie che hanno consentito la illegittima realizzazione dei fabbricati sequestrati.
Inoltre mancano le opere di urbanizzazione primaria, che invece dovevano essere preliminari al rilascio delle concessioni edilizie stesse. Autorizzazioni che sono state concesse attraverso la falsa attestazione da parte dell’Ufficio Tecnico comunale di Patti, che avrebbe dovuto accordarle invece ad opere di urbanizzazione realizzate.
