-Progetto Urban-: entro il 31 dicembre la consegna dei lavori a Faro

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-Progetto Urban-: entro il 31 dicembre la consegna dei lavori a Faro

mercoledì 27 Agosto 2008 - 11:55

Donato: «Si recuperi la sabbia del Canale degli Inglesi»

La nuova vita del Lago Piccolo. Continuano i lavori del -Progetto Urban-, avviato in collaborazione da Comune e Provincia per la riqualificazione della zona di Capo Peloro, e particolarmente del Lago Faro e del Lago Ganzirri.

«I lavori – ha spiegato Vincenzo Gitto, dirigente e coordinatore del Dipartimento Aree Protette della Provincia -, portati avanti dalla positiva collaborazione tra i due enti, prevedono la realizzazione di un affaccio sul lago, che consentirà anche ai pedoni di percorrere la Via Nuova di Torre Faro.»

«Il progetto – ha continuato Gitto – prevede la creazione di un camminamento dalla Piazzetta di Granatari fino alla Via Circuito. Verranno, inoltre, restaurati gli affacci sui ponticelli e la zona verrà illuminata con i segnapassi, per la fruizione notturna.»

Entro il 31 dicembre i lavori verranno consegnati. O almeno è quello che si augura Gitto.

Il progetto, finanziato dal Por 2000/2006, per una spesa totale di 1.450.000 euro, prevede inoltre la riqualificazione della Piazzetta di Granatari, attraverso la creazione di aree verdi, di un percorso naturalistico e di un portale in legno, che ne segnerà l’inizio.

La rimozione delle protezioni di alluminio, la creazione di guard-rail in legno e il recupero del ponticello, completeranno, infine, i lavori.

Entro qualche mese il piccolo lago avrà, quindi, una nuova vita; mentre rimane ancora da sciogliere il nodo riguardante il Canale degli Inglesi.

A sollevare il problema il presidente della Cooperativa -A falue-, Salvatore Donato.

La questione riguarda la periodica apertura del Canale, da parte della Provincia, necessaria per il ricambio d’acqua all’interno del lago. «Il problema – ha detto Donato – è che durante queste riaperture vengono spese ingenti somme di denaro per togliere la sabbia dal letto del canale e porla agli estremi, creando così ingombranti montagne di sabbia inutilizzata».

La sabbia che ostruisce il canale, portata dal mare, potrebbe, invece, essere utilizzata a favore del rimpinguamento di quelle spiagge in cui sono rimasti solo scogli.

«Per quale motivo questa sabbia non viene riutilizzata per la salvaguardia delle coste? – si domanda Donato – Ben venga la riapertura del Canale, ma la spesa serva anche per altro».

Nelle foto: il lungolago lato mare; i lavori in corso sulla Via Nuova; il Canale degli Inglesi, ostruito dalla sabbia

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