-Radio Call Service-, appello delle dipendenti. Uno spiraglio arriva dall'Assessorato al Lavoro regionale

-Radio Call Service-, appello delle dipendenti. Uno spiraglio arriva dall’Assessorato al Lavoro regionale

-Radio Call Service-, appello delle dipendenti. Uno spiraglio arriva dall’Assessorato al Lavoro regionale

giovedì 31 Luglio 2008 - 10:41

Il gruppo Pizzino (-Radio Call- e -Castello-) potrebbe usufruire di una rateizzazione dei tributi

«Siamo disperate. Non sappiamo cosa succederà domani.» Le dipendenti del call center -Radio Call Service- di Brolo vivono l’ultimo giorno di lavoro con angoscia. Da domani, infatti, salvo sorprese dell’ultima ora, l’azienda chiuderà. Le dipendenti hanno istituito un indirizzo di posta elettronica, al quale chiunque lo desideri può scrivere per manifestare solidarietà: leragazzediradiocall@libero.it.

Nei giorni scorsi si sono susseguiti incontri, sia a Messina che a Palermo. L’assessore regionale al Lavoro, Carmelo Incardona (nella foto), ha convocato la settimana scorsa una riunione sulla crisi finanziaria del gruppo Pizzino (che comprende anche la camiceria -Castello-). All’incontro hanno partecipato anche il dirigente generale del dipartimento Lavoro, Giovanni Bologna, e il capo della task force per l’occupazione del Governo della Regione (la stessa invocata ieri da Filippo Panarello per la vertenza -Molini Gazzi-), Salvatore Cianciolo.

Dalla riunione è emerso che la Regione non è debitrice di alcuna somma nei confronti del call center, come era parso in un primo momento, in base alla sentenza 0969/08 del Tar di Catania, che ha rigettato l’istanza della ditta per il pagamento dei contributi della legge 27 del 1991, perché contrasta con la normativa europea in materia di aiuti di Stato alle imprese.

Sebbene la pretesa dell’azienda di ottenere i benefici della legge 27 del 1991 non possa essere soddisfatta, però, l’assessore Incardona, visti i rischi di perdita di tanti posti di lavoro e di una realtà produttiva così importante e prestigiosa per il territorio, si è impegnato di trovare strumenti per superare la crisi finanziaria della società. A cominciare da una mediazione con Serit per la rateizzazione dei debiti tributari e fiscali.

Questo consentirebbe all’azienda di ottenere il Documento di regolarità contributiva, riscuotere i crediti per 600 mila euro che vanta nei confronti dei suoi clienti e partecipare alle gare d’appalto per ottenere altre commesse. In questo modo, la società potrebbe recedere dai licenziamenti annunciati.

Intanto mercoledì, nella seduta consiliare del Comune di Brolo è stato trattato il punto, -Determinazioni del Consiglio Comunale in ordine alla paventata crisi occupazionale delle aziende Radio Call Service e Castello-, iscritto all’Ordine del Giorno su richiesta della Minoranza.

Il civico consesso, a nome dell’intera cittadinanza Brolese, ha espresso la propria solidale partecipazione ai lavoratori, alle loro famiglie, ai quadri ed alla proprietà delle aziende. Inoltre, sempre su proposta della Minoranza e sempre all’unanimità, è stato deliberato un atto di indirizzo nei riguardi della Giunta municipale affinché si provveda al congelamento, in attesa di tempi migliori, delle imposte e dei tributi comunali che concernono le aziende nei confronti del Comune di Brolo.

«Una misura – ha dichiarato il capogruppo Nino Ricciardello – che da sola non risolve il problema, ma che dà un segno concreto e tangibile della determinazione del Consiglio comunale di Brolo nel voler porre in essere tutto quanto in proprio potere al fine di contribuire a trovare una soluzione positiva al grave problema che si prospetta per la nostra comunità.»

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