La ricetta della Cgil per dare impulso alle imprese edili. Frecciatina al Presidente della Regione Lombardo

La ricetta della Cgil per dare impulso alle imprese edili. Frecciatina al Presidente della Regione Lombardo

La ricetta della Cgil per dare impulso alle imprese edili. Frecciatina al Presidente della Regione Lombardo

venerdì 19 Giugno 2009 - 11:10

Individuate tre opere pubbliche cantierabili -sotto costo-. La Cgil richiede inoltre il rispetto da parte del Sindaco, del protocollo d'intesa a salvaguardia dei lavoratori degli svincoli

Realizzazione di opere pubbliche che potrebbero dare un impulso all’economia italiana: questo lo scopo dell’iniziativa nazionale della Cgil “99 cantieri per attivare entro ottobre 30.000 posti di lavoro”.

A Messina a promuovere l’incontro il segretario provinciale Fillea Daniele David, Pino Foti segretario provinciale Cgil e Giovanni Mastroeni Segretario Generale Fillea.

Le opere pubbliche individuate dalla Cgil cittadina sono tre, tutte cantierabili “sotto costo” e posizionate in zone strategiche della città.

Innanzitutto la costruzione della scuola elementare nella zona di Tremestieri, opera presente nel piano triennale Opere Pubbliche 07/09, con il procedimento in attesa, dopo l’approvazione del progetto preliminare, della variazione di destinazione dell’area interessata.

La scuola avrebbe inoltre le caratteristiche di costruzioni definite ad “emissioni zero” da costruire tralaltro in una zona nevralgica di una zona sud, quella messinese, in continua espansione. Il costo totale dell’operazione sarebbe di quattro milioni di euro.

L’altra opera riguarda la provincia, piu’ esattamente Barcellona: si tratta dei lavori di protezione del litorale della cittadina, per un importo complessivo di circa 3 milioni e mezzo di euro.

La terza opera individuata è nel centro cittadino, si tratta dell’intervento di “bonifica” della zona di San Ranieri. Gli interventi riguarderebbero opere di pavimentazione, realizzazione dell’impianto elettrico, nuovi parcheggi, segnaletica stradale e aree pedonali, il tutto per un costo di 2 milioni e 700 mila euro.

Il procedimento è in attesa dell’insediamento della Commissione per l’affidamento dei lavori e sarebbe opportuno che l’Autorità Portuale bandisse al piu’ presto le gare.

Risalta, nella conferenza odierna, la richiesta di un confronto tra le istituzioni e le parti sociali interessate.

Daniele David parla di 15 mila licenziamenti nel settore dell’edilizia per effetto della crisi e queste opere pubbliche (individuate in sette regioni del mezzogiorno), costituirebbero un toccasana per gli addetti al settore edile.

«Da uno studio Inps – sottolinea Giovanni Mastroeni – sono emersi dei dati allarmanti per quanto riguarda il comparto edilizio. Dei quasi ventimila addetti, nella nostra provincia, 11200 sono regolari, mentre 8500 lavorano in nero, una percentuale altissima».

Gli esponenti del sindacato parlano inoltre dei lavori degli di svincoli che dovrebbero partire a breve nella nostra città, dopo il -via libera- dato dalla firma del sindaco Giuseppe Buzzanca: «è stata data tanta enfasi è stato firmato il contratto con la ditta Ricciardello – conclude Mastroeni – ma ancora non abbiamo ricevuto risposte relative al tavolo che i sindacati hanno richiesto al Sindaco, per ottenere le garanzie di impiego di quei lavoratori che sono stati inseriti, alla scorsa sospensione dei lavori, in cassa integrazione. Il protocollo d’intesa firmato a suo tempo deve essere rispettato, qualora il primo cittadino non convocasse il tavolo, siamo pronti a richiederlo al Prefetto».

I tre sindacalisti attaccano inoltre il Presidente della Regione Raffaele Lombardo, reo, a loro dire, di -ostruzionismo- verso la nostra città, a favore di Catania e Palermo: «Vi era la possibilità di raddoppiare la tratta ferroviaria Messina – Catania, attraverso fondi già esistenti che coprivano in parte la realizzazione dell’infrastruttura, bastava indire la conferenza dei servizi e l’opera sarebbe stata realtà. Ma fonti interne al Cipe hanno riferito dell’intenzione di Lombardo di dirottare i fondi verso altri lidi, come quelli per la tratta Catania – Palermo, di dubbia utilità e possibilità di realizzazione, questo è il segnale di una incapacità della nostra classe politica».

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