Devo traghettare con un furgone da Messina a Villa per la quarta volta nel giro di un mese, vado alla biglietteria e scopro che il prezzo A/R è di euro 86,50 mentre la settimana prima avevo pagato 54,50. Chiedo spiegazioni e mi dicono che il collega si è sbagliato perchè il furgone supera i 6 metri(sbagliato perchè realmente è meno di 5 metri). Lo faccio notare è cambia la risposta: allora perchè non ha i posti a sedere ma cassone di carico. Qui mi viene da pensare che se ne approfittano di chi ha un mezzo per lavoro….

Allora il tizio della biglietteria mi dice che devo pagare l’ecopass e io rispondo che sono residente a Messina(che corrisponde a verità) e mi risponde che nel caso di un furgone la residenza non conta, bisogna pagare ugualmente. Guardo il vetro della biglietteria dove c’è un foglio con le tariffe ecopass il cui titolo è “Tariffe Ecopass solo per non residenti e poi i vari prezzi. Lo faccio notare e mi liquida dicendo che devo pagarlo e sto bloccando la fila. A quel punto lo mando a quel paese e andando verso l’imbarco mi ferma uno dei controllori, per fare un test dico di essere residente e mi lascia passare tranquillamente senza la storia del furgone…..

dopo 5 giorni torno e devo imbarcarmi a Villa, vado per timbrare il biglietto e alla biglietteria mi chiedono se sono residente, rispondo di si, non mi chiedono di dimostrarlo e pur vedendo che avevo un biglietto per il furgone nessuno mi dice che devo pagare ugualmente l’ecopass.

La mia rabbia sfocia nella riflessione che ognuno fa quello che gli pare, si arricchisce in maniera ingiusta con la compiacenza altrui, e a pagare siamo sempre noi. Ho solo 30 anni ma forse il ponte non lo vedrò mai, ma so che se ci fosse si pagherebbe un biglietto, anche costoso, per essere dopo 3 minuti(anzichè 30) sull’altra sponda……