Secondo quanto denunciato dai rappresenti dei villaggi colpiti dall'alluvione, il Ministero per gli affari regionali sembra intenzionato a non finanziare gli interventi necessari per dare assistenza agli sfollati e mettere in sicurezza i territori
E’ allarme tra i villaggi alluvionati di Messina sud ma questa volta non a causa dell’emergenza maltempo, o meglio non direttamente. I Comitati cittadini di Giampilieri, Scaletta, Altolia, Briga, C.da Torre, Guidomandri, Itala, Molino, Pezzolo, Ponte Schiavo, S.Margherita, scrivono al sindaco Buzzanca e al presidente della Provincia Ricevuto chiedendo spiegazioni e soprattutto rassicurazione sulla notizia, circolata nelle ultime settimane pur se non in modo ufficiale, del possibile rifiuto, da parte del Ministero per gli Affari Regionali, dell’utilizzo dei fondi FAS al fine di finanziare l’Ordinanza di Protezione Civile e consentire l’assistenza agli sfollati e la messa in sicurezza dei centri colpiti dall’alluvione dell’1 Ottobre 2009 e del Gennaio 2010.
Se così fosse, i cittadini dei centri colpiti dall’alluvione del 2009, che già diverse volte, in passato, hanno avvertito un profondo senso di abbandono da parte di chi sembra aver dimenticato la tragedia di Messina e i suoi 37 morti, si dicono pronti a dare battaglia anche con azioni eclatanti, tra queste anche l’ipotesi di bloccare il passaggio del Giro d’Italia che dovrebbe far tappa in riva allo Stretto domenica prossima. «A distanza di sei mesi dalle richieste avanzate dalla Regione Sicilia e fatte proprie dalla Protezione Civile Nazionale – scrivono i rappresentanti dei Comitati – e dopo aver erogato fondi consistenti per fronteggiare gli effetti delle alluvioni del 2011 in Veneto e Liguria, il Governo Nazionale lascerebbe al proprio destino i cittadini messinesi colpiti dalle tragiche(37 morti) e devastanti alluvioni del 2009 e del 2010. Un voltafaccia sbalorditivo dagli effetti drammatici nella condizione attuale e sul futuro dei centri alluvionati della Provincia di Messina. Vogliamo far rispettare i nostri diritti ed ottenere le risorse necessarie per tornare a vivere in sicurezza nelle nostre case».
Quindi l’accorato appello rivolto alle istituzioni cittadine , a tutti i parlamentari nazionali messinesi e soprattutto a quelli che sostengono l’attuale governo, di difendere il loro territorio, di far sentire la loro voce per contrastare un comportamento scandaloso che penalizza, per ragioni che non si comprendono, i cittadini messinesi. «Non siano distratti com’è avvenuto in occasione della votazione nel decreto “Milleproproghe” – concludono – non siano subalterni alle logiche antimessinesi del Governo Berlusconi, si facciano carico dell’esasperazione dei loro concittadini, dimostrando di essere degni rappresentanti della terra che li ha eletti». Pur non essendolo -materialmente-, i cittadini messinesi è come se si sentissero ancora con i piedi nel fango.
