Sant'Agata Militello. L'impresa Cfn di Bologna vuole rescindere il contratto con l'Ato

Sant’Agata Militello. L’impresa Cfn di Bologna vuole rescindere il contratto con l’Ato

Redazione

Sant’Agata Militello. L’impresa Cfn di Bologna vuole rescindere il contratto con l’Ato

sabato 20 Dicembre 2008 - 09:43

Sono 230 i lavoratori che rischiano di perdere il posto ma che da oggi hanno ripreso il servizio. Il sindaco chiede di utilizzare la discarica del torrente Inganno.

Nel corso dell’incontro tenutosi ieri mattina nella sede dell’Ufficio provinciale del lavoro di Messina, la Cns di Bologna, rappresentata dal dott. Sergio Filippi, ha confermato quanto annunciato nel corso della riunione della sera precedente, e cioè l’intenzione di voler rescindere il contratto non essendo più in grado di continuare il rapporto con l’Ato Me1 a causa del credito di circa 25 milioni di euro che non viene corrisposto.

La drastica decisione da parte dei responsabili dell’Ati -Nebrodi Ambiente-, se messa in atto, avrebbe come immediata conseguenza il licenziamento di 230 operatori. All’incontro, presieduto dal dott. Antonino Mazzaglia, erano presenti per il Cda dell’Ato Me1, il direttore generale, arch. Francesco Lamonica il quale ha confermato la gravissima situazione debitoria della società che è in ritardo sulle fatturazioni dalle quali, nella migliore delle ipotesi, si riuscirebbe ad incassare appena un terzo del fatturato. Le ragioni dei lavoratori sono state rappresentate da Antonino Triglia e Santo Patti della Cgil, da Calogero Emanuele e Mario Giuffrè della Cisl, da Nunzio Musca, Renato Oteri, Lucio Fardella e Giuseppe Benati della Uil.

Questo quanto ha affermato il segretario provinciale della Cgil, Franco Spanò: «è una bomba che sta per esplodere e che provocherà danni pesantissimi sia a livello occupazionale, con la perdita di 230 posti di lavoro che a livello ambientale con una seria in un’emergenza rifiuti e prima che la situazione diventi irreversibile serve un intervento netto e forte della Regione per fermare questo sistema che evidentemente non funziona e per garantire l’efficienza del servizio e il pagamento delle retribuzioni ai lavoratori». I rappresentanti sindacali hanno chiesto incontro col collegio sindacale, con il Cda, con i sindaci di Sant’Agata Militello, Capo d’Orlando e Mistretta per discutere su questa grave e difficile situazione. Gli operai, intanto, sono tornati ai loro posti di lavoro, ma i rifiuti continuano a rimanere lungo le strade dei 32 comuni dell’Ato Me1.

Il sindaco di Sant’Agata Militello, dott. Bruno Mancuso, per garantire l’igiene pubblica ed evitare gravi disagi derivanti dalla presenza sulle strade di innumerevoli rifiuti si sta organizzando predisponendo, attraverso un’ordinanza, la rimozione dei rifiuti e il deposito degli stessi, anche se momentaneo, nell’ex discarica sita in torrente Inganno.

Alberto Visalli

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