Le indagini scattate nel gennaio del 2010 dopo il ritrovamento di un kalashinov e sostanze stupefacenti

Sette persone sono state arrestate la scorsa notte dalla Squadra mobile di Messina nell’operazione antimafia -Murazzo- che ha colpito il clan di Mangialupi. I provvedimenti restrittivi, emessi dal gip Walter Ignazzitto su richiesta del pm della Dda Giuseppe Verzera, contestano sia il reato di associazione mafiosa sia quello di associazione finalizzata al traffico di stupefacenti. L’indagine ha infatti preso spunto dal sequestro di un grosso quantitivo di droga e di un arsenale, scoperti nel gennaio del 2010 in un casolare del quartiere di Mangialupi: vennero ritrovati 2 chili di eroina e 6 chili di cocaina, oltre a tre fucili mitragliatori ‘kalashnikov’, micce per espolosivo, detonatori e migliaia di muninizioni. Tutto, secondo le indagini, era nella disponibilita’ del clan adesso colpito dagli arresti. Durante l’attivita’ investigativa, nell’aprile del 2010, era stata intercettata e sequestrata un’altra partita di cocaina, circa due chili e mezzo.

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