I sindaci dei Nebrodi si uniscono in difesa del territorio e proclamano lo sciopero di tutti i comuni

I sindaci dei Nebrodi si uniscono in difesa del territorio e proclamano lo sciopero di tutti i comuni

I sindaci dei Nebrodi si uniscono in difesa del territorio e proclamano lo sciopero di tutti i comuni

mercoledì 17 Febbraio 2010 - 14:33

La manifestazione di protesta, che si terrà venerdì mattina, mira ad attirare l’attenzione dei governi nazionale e regionale . La Cgil annuncia la sua presenza.

La parola d’ordine è non dimenticare. I sindaci dei comuni nebroidei invocano l’attenzione del governo nazionale e di quello regionale per il loro territorio, a costante rischio idrogeologico. Nasce così l’idea dello “Sciopero Nebrodi 2010” , la manifestazione di protesta che si terrà venerdì a partire dalle 09.30 davanti al Cineteatro Rosso di San Secondo sul Lungomare Andrea Doria di Capo d’Orlando.

Con questo sciopero – ha dichiarato l’Assessore al Commercio del Comune tirrenico Carmelo Perrone – dovremo far sentire il nostro grido d’allarme, più lontano possibile. Siamo ormai in una situazione gravissima”. Perrone ha, inoltre, invitato tutti i commercianti di Capo d’Orlando a chiudere la propria attività dalle 9,30 alle 12,30 e a partecipare alla manifestazione di protesta.

E allo sciopero di venerdì aderirà sicuramente la Cgil.

“ Un dissesto che prima dei Nebrodi ad ottobre ha colpito Giampilieri e Scaletta e che domani, se si continuerà adignorare la situazione di emergenza, potrebbe colpire altre aree della nostraprovincia a forte rischio”, spiega Lillo Oceano, segretario generale .

In un comunicato, Oceano ricorda inoltre che la Cgil ha “ripetutamente sollecitato occorre un intervento generale di messa in sicurezza del territorio non solo attraverso la definizione di nuove infrastrutture e una nuova viabilità, ma soprattutto attraverso diverse politiche del territorio che privilegino la cura alla cementificazione”.

Secondo il sindacato “è necessaria una presa di posizione forte e corale di tutte le popolazioni della provincia, degli sfollati di Giampilieri e di quelli di SanFratello, degli abitanti di Gioiosa che attendono ancora gli interventi a Capo Skino e di quelli delle isole Eolie, dei messinesi che assistono alla cementificazione selvaggia e all’abbandono delle proprie strade”.

-Occorre – conclude Oceano – che tutte le popolazioni e tutte le forze sociali della nostra provincia si mobilitino unitariamente per chiedere interventi concreti, risorse certe e una nuova politica del territorio che scongiuri davvero il ripetersi di queste tragedie-.

(foto Dino Sturiale)

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