A distanza di sei la pavimentazione crolla nello stesso punto: furibondo il presidente del V quartiere Alessandro Russo che nel 2004 ricopriva il ruolo di consigliere: «C’era da aspettarselo, e potrebbe capitare in qualsiasi altro punto. O si interviene con nuovi lavori o saremo noi a bloccare la strada»
Se ne potrebbe parlare in termini di miracolo, ma ciò aiuterebbe a vedere il bicchiere mezzo pieno, e stavolta di “pieno” c’è veramente poco. Perché se un enorme voragine si apre improvvisamente sull’asfalto, in piena ora di punta e di fronte ad una scuola, più che parlare di evento miracoloso, bisognerebbe discutere di sciagurata irresponsabilità. Questo è quanto accaduto ieri nella parte alta del Torrente Annunziata, in corrispondenza dell’istituto Elio Vittorini: il manto stradale è letteralmente imploso su se stesso “ingoiando” un camion, che a propria volta si è accasciato su una twingo gialla posteggiata lì nei pressi.
Senza perdere troppo tempo a dare definizioni o creare “titoli ad effetto” per descrivere quanto accaduto, preferiamo invece ricordare con voi quanto avvenuto sei anni fa, stesso posto e (quasi) stesso giorno. Coincidenza infatti vuole, che il 24 marzo del 2004, un enorme voragine si aprì nel medesimo punto, anche in quel caso per fortuna senza creare danni a persone o cose. L’allora commissario straordinario Bruno Sbordone, dopo una serie di ritardi e rinvii, diede l’ok per l’avvio di lavori di somma urgenza che permettessero di coprire la vergogna. Una vergogna che a distanza di sei anni si è invece ripresentata in tutto il suo “splendore”.
Ed è a dir poco furibondo chi allora visse il fatto in veste di consigliere del vecchio X quartiere, e adesso si trova a commentare praticamente la stessa vicenda come presidente del V: ci riferiamo ovviamente ad Alessandro Russo, fuori città per motivi personali ed informato da alcuni colleghi. «Sono senza parole – commenta – non appena arriverò a Messina (oggi ndr) con il consiglio decideremo le azioni da intraprendere perché quanto accaduto è a dir poco vergognoso. Ce lo aspettavamo, non a caso avevamo quasi pronto un dossier fotografico che a breve avremmo presentato alla stampa, e in cui documentiamo, metro dopo metro, la completa mancanza di sicurezza dell’intero viale, la cui copertura, ora più che mai, deve avere priorità assoluta nel piano triennale opere pubbliche. Deve essere così, altrimenti saremo noi a bloccare il traffico per protesta». Russo fa poi un salto indietro nel tempo avanzando dubbi più che legittimi sui lavori eseguiti nel 2004: «In quell’occasione io e il consigliere Verso avviammo una raccolta firma che poi consegnammo a Sbordone per chiedere con urgenza l’avvio degli interventi, ma alla luce di quanto accaduto oggi, viene da chiedersi: i lavori sono stati eseguiti in modo superficiale? Sono state adoperate tecniche insufficienti? Ed in ogni caso, che ruolo ricoprono coloro che dovrebbero sovrintendere e controllare i lavori? Oggi come ieri qualcuno deve avere il coraggio di assumersi le proprie responsabilità».
Ragionamenti che non fanno una grinza e che per quanto dettati dalla rabbia del momento, necessitano comunque di una risposta. Il crollo verificatosi ieri sul viale Annunziata, infatti, oltre a confermare la fragilità dell’intera struttura portante (qualche tempo un’altra buca si è aperta all’altezza della rotatoria ed è stata coperta con un lastrone di ferro, VEDI ARTICOLO CORRELATO) , impone una riflessione sul da farsi, in vista soprattutto dell’elevata flusso di traffico di macchine e mezzi pesanti in transito dall’arteria non appena saranno completati gli svincoli autostradali. Le “carte-miracolo” infatti cominciano a scarseggiare e il mazzo stracolmo di “imprevisti”.(ELENA DE PASQUALE)
(foto Sturiale. Correlato in basso un articolo sulle condizioni di Viale Annunziata)
