Al termine della riunione convocata ieri dal sindaco Buzzanca per discutere delle soluzioni da adottare di fronte all'sos viabilità legato alla chiusura di Tremestieri, si è deciso di revocare l’ordinanza sindacale che ne vieta il passaggio sul viale Boccetta. Di Sarcina: «La soluzione più adatta per evitare l’intasamento del centro città»

L’invito lanciato nel giorno dell’Unità d’Italia dal direttore tecnico dell’Autorità Portuale Francesco Di Sarcina al sindaco Buzzanca, in merito alla necessità di convocare un incontro per discutere dell’emergenza viabilità legata alla chiusura dell’approdo di Tremestieri, ha presto dato i suoi frutti. Ieri pomeriggio, infatti, a Palazzo Zanca si è tenuta una riunione operativa per discutere delle soluzioni da adottare per quella che in termini di traffico si prospetta una settimana di fuoco . Come si sa, infatti, le indagini effettuate all’interno delle invasature dell’approdo, hanno evidenziato un notevole livello di insabbiatura degli scivoli che ha quindi reso impossibile la riapertura, anche parziale, dello scalo della zona sud. Insufficienti le condizioni si sicurezza per le bidirezionali sia in fase di entrata che di uscita. Lunedì verranno avviati gli interventi di dragaggio, (il pontone dovrebbe giungere in porto domenica sera ndr) ma per quasi tutta la settimana i cittadini dello Stretto dovrebbero trovarsi a fare i conti con file interminabili soprattutto lungo via La farina e viale della Libertà. Disagi, quest’ultimi, assolutamente da scongiurare.

Da qui la decisione, maturata nel corso dell’incontro di ieri, a cui hanno preso parte rappresentanti dell’amministrazione (Buzzanca e Capone), delle forze dell’Ordine, della Polizia Municipale, delle compagnie di navigazione (pubbliche e private), del Cas e naturalmente di Autorità portuale e Capitaneria di Porto, di revocare l’ordinanza sindacale che vieta il passaggio dei mezzi pesanti lungo il viale Boccetta. Già da questa mattina, dunque, i tir attraverseranno nuovamente quello che per anni ha rappresentato il percorso obbligato verso l’altra sponda dello Stretto, con tutti i pro e i contro che tale condizione ha determinato per l’intera collettività. Oggi invece, ironia della sorte, per cercare di uscire dall’emergenza viabilità a cui contrariamente la città sarebbe condannata, Messina deve fare un passo indietro nel tempo tornando a sfruttare la strategica posizione del Boccetta ed impedendo così che tutti il traffico pesante si riversi in pieno centro città causando ingorghi e caos.

«Ritengo si sia optato per l’unica soluzione possibile – commenta al termine dell’incontro Di Sarcina – la città si prepara a vivere una settimana di passione sul fronte viabilità, e consentire il passaggio dal viale (Boccetta ndr) può rappresentare il viatico più adatto per scongiurare una nuova emergenza, anche perché fatta eccezione per gli orari di punta (come avvenuto due sere fa in via La Farina ndr) il flusso dei tir è complessivamente sotto controllo. Qualcuno aveva pensato alla predisposizione del piano di emergenza che avrebbe previsto l’utilizzo di altri spiazzali di stoccaggio, ma in questo momento non ritengo sia necessario. L’utilizzo del Boccetta sarà sufficiente».

E d’altra parte, come spiegato dallo stesso Di Sarcina, quello di questa settimana sarà un esperimento pilota in vista sia di nuove possibili chiusure per altre ondate di maltempo (statisticamente nello Stretto i mesi di aprile e maggio sono quelli con la massima densità di sciroccate), sia in considerazione della programmata chiusura estiva dello scalo per consentire gli interventi di riparazione della diga protettiva danneggiata dalla mareggiate del 2008 e del 2010. «In questo modo – continua il direttore tecnico dell’Autorità Portuale – i mezzi pesanti faranno un tragitto più lungo in autostrada e meno in tratti urbani. Si sta già predisposta la cartellonistica stradale per segnalare ai camionisti di poter usufruire dell’uscita “Boccetta” ed anche le compagnie di navigazione si occuperanno di diffondere la notizia tra gli “addetti ai lavori”».

Una “novità”, insomma, che farà tirare un sospiro di sollievo ad alcuni, ma farà decisamente storcere il muso ad altri, a quanti per lo meno vedendo il primo tir attraversare il viale Boccetta, avranno forse la sensazione di fare un salto indietro nel tempo. Un pizzicotto però non sarà sufficiente a svegliarli, perché questa, per una settimana, sarà la nuova, o per meglio dire vecchia, realtà. (Elena De Pasquale)