Avrebbero percepito indebitamente ingenti somme dall'Unione Europea e dalla Regione
Il Gup del Tribunale di Patti, Maria Pina Scolaro, a seguito di un’indagine a contrasto delle frodi comunitarie, ha rinviato a giudizio,i quattro indagati coinvolti nella truffa ai danni dello Stato e dell’Unione Europea per ottenere un finanziamento dall’Assessorato Regionale all’industria nell’ambito del Por Sicilia 2000 — 2006. Il processo davanti ai giudici del Tribunale di Patti è stato fissato al 13 luglio prossimo.
Nel corso delle indagini le Fiamme Gialle di Patti, coordinate dal Sostituto Procuratore Rosanna Casabona, avevano già sottoposto a sequestro preventivo, per un valore di circa 600.000 euro, due imbarcazioni da diporto, rispettivamente di 12 e 15 metri, utilizzate durante la stagione estiva dalla ditta individuale Antonino Sciammetta, beneficiaria dei contributo comunitario, nonché diversi conti correnti bancari intestati alle quattro persone che risultano imputate. Fra queste, oltre al pattese Sciammetta, anche il noto imprenditore di Gioiosa Marea, Salvatore Agnello, azionista del villaggio turistico Capo Calavà, gestito dalla società “Gioiosa S.p.A.”, anch’essa ritenuta responsabile dello stesso reato,ed il legale rappresentante pro-tempore di quest’ultima, Natale Merlino di Saponara.
Gli imputati sono tutti accusati di aver attuato una serie di artifizi e raggiri per ottenere l’indebito finanziamento finalizzato all’acquisto delle due imbarcazioni da diporto, utilizzate dalla società “Gioiosa S.p.A.” di Capo Calavà.
I contributi comunitari erogati dall’Assessorato Regionale all’industria, nell’ambito del Por Sicilia 2000-2006, erano in realtà finalizzati alla creazione di nuova imprenditoria giovanile e di nuovi posti di lavoro.
