Crotone. Naufragio migranti, decine di morti sulla spiaggia. L'appello di Mattarella

Crotone. Naufragio migranti, decine di morti sulla spiaggia. L’appello di Mattarella

Dario Rondinella

Crotone. Naufragio migranti, decine di morti sulla spiaggia. L’appello di Mattarella

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domenica 26 Febbraio 2023 - 17:36

Tra le vittime donne e bambini, il numero dei corpi senza vita è destinato ad aumentare nel corso delle ore. Sul posto è giunto il Ministro Piantedosi

CROTONESono 60 i corpi recuperati dai soccorsi lungo le coste del crotonese. Un numero purtroppo destinato ad aumentare. Stiamo parlando della nuova tragedia che ha coinvolto un barcone con a bordo 200 migranti. Il natante di ventri metri sarebbe partito da Izmir (Turchia), circa 4 giorni fa ed è stato avvistato la scorsa notte ma a causa del forte maltempo non è stato possibile intervenire per mettere in sicurezza le persone a bordo. L’imbarcazione è naufragata questa mattina a Steccato di Cutro. Un nuovo dramma, insomma, che riaccende i riflettori su una emergenza che miete nuove vittime.

Dopo quello dell’ottobre del 2007, quello di questa mattina, in Calabria, è il secondo naufragio mortale registratosi. Sul posto stanno operando personale della Guardia di finanza, Polizia, Carabinieri, Vigili del fuoco, della Guardia Costiera, Protezione Civile, Croce Rossa e Capitaneria di porto. Il numero delle vittime, purtroppo è destinato ad aumentare. Tra i corpi recuperati, ci sono anche due gemellini di pochi anni e un bimbo di alcuni mesi, di meno di un anno.

I corpi dei gemellini sono stati recuperati in mare, mentre quello del bambino è stato trovato sulla spiaggia. Nel naufragio, secondo alcune stime, sarebbero morti una ventina di bambini di varia età. Mentre le persone messe in salvo sono state 80. Ventuno di loro sono stati trasportati al pronto soccorso dell’ospedale di Crotone, ma non versano in condizioni critiche. Gli altri 59 superstiti sono stati trasferiti al Centro di accoglienza per richiedenti asilo di Isola Capo Rizzuto.

Fermato il presunto scafista

Nel primo pomeriggio è stata sottoposta a fermo dai carabinieri e dalla guardia di finanza la persona sulla quale erano in corso accertamenti perché sospettato di essere lo scafista del barcone naufragato a Cutro.

Si tratta di un cittadino turco la cui posizione è ora al vaglio della magistratura. Secondo quanto si è appreso, tra i relitti sarebbe stato trovato anche il documento di un altro soggetto che al momento non è stato rintracciato e che potrebbe essere fuggito o figurare tra i dispersi o le vittime.

Il cordoglio delle Istituzioni

Una tragedia che ha fatto registrare numerose dichiarazioni di cordoglio, ma ha acceso nuovamente i riflettori su una questione che non può più essere rimandata, vale a dire quella di un reale coinvolgimento dell’Europa nella gestione dei flussi migratori.

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella: “l’Ue deve governare questo fenomeno

A partire dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella che ha espresso il proprio “dolore per il naufragio avanti alle coste crotonesi, nella quale hanno perso la vita decine persone e tra queste alcuni bambini. Molti tra questi migranti – ha detto Mattarella in una nota – provenivano dall’Afghanistan e dall’Iran, fuggendo da condizioni di grande difficoltà. È una ennesima tragedia del Mediterraneo che non può lasciare nessuno indifferente”. “E’ indispensabile – ha aggiunto – che l’Unione europea assuma finalmente in concreto la responsabilità di governare il fenomeno migratorio per sottrarlo ai trafficanti di esseri umani, impegnandosi direttamente nelle politiche migratorie, nel sostegno alla cooperazione per lo sviluppo dei paesi da cui i giovani sono costretti ad allontanarsi per mancanza di prospettive”.

Il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi si trova sul posto

“Il naufragio avvenuto al largo delle coste calabresi mi addolora profondamente e ci impone innanzitutto il profondo cordoglio per le vite umane spezzate. È una tragedia immane – a parlare è il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi – il che dimostra come sia assolutamente necessario contrastare con fermezza le filiere dell’immigrazione irregolare, in cui operano scafisti senza scrupoli che pur di arricchirsi organizzano questi viaggi improvvisati, con imbarcazioni inadeguate e in condizioni proibitive.

È fondamentale proseguire in ogni possibile iniziativa per fermare le partenze e che non vengano in alcun modo incoraggiate traversate che, sfruttando il miraggio illusorio di una vita migliore, alimentano la filiera dei trafficanti e determinano sciagure come quella di oggi”.

Migranti: Occhiuto, “Calabria in lutto, dov’è l’Europa?

“La Calabria è in lutto per questa immane tragedia. La Giunta regionale esprime sincero cordoglio per le vittime di questo naufragio. Lo afferma in una nota Roberto Occhiuto, presidente della Regione Calabria Ringrazio coloro che si stanno adoperando per tentare di trovare dei superstiti e per assistere i sopravvissuti, condotti nei vicini presidi ospedalieri e nel Cara di Isola di Capo Rizzuto. In queste ore sono in campo i Carabinieri, la Polizia, la Guardia di finanza, la Guardia costiera, i Vigili del fuoco, la Croce Rossa, la Capitaneria di porto, la Protezione Civile. In Calabria nel 2022 sono arrivati circa 18mila immigrati clandestini, la stragrande maggioranza dei quali a Roccella Jonica, un Comune in provincia di Reggio Calabria diventato ormai punto di approdo delle rotte illegali dei mercanti di esseri umani. I calabresi – un popolo che ha conosciuto il dramma dell’emigrazione – hanno accolto questi migranti, senza alzare polveroni e senza causare tensioni, ma la situazione sta davvero diventando ingestibile. Cosa ha fatto l’Unione europea in tutti questi anni? Dov’è l’Europa che dovrebbe garantire sicurezza e legalità? Che fine hanno fatto le operazioni di dialogo con i Paesi d’origine dei migranti? Tutte domande che, purtroppo, ad oggi non hanno alcuna risposta. E chi sta nei territori,a stretto contatto con la realtà di tutti i giorni, è costretto a gestire le emergenze e a piangere i morti”.

L’arcivescovo di Crotone sul luogo della tragedia: “Naufragio monito alla nostra coscienza”

“Questa ennesima terribile tragedia è un appello alla nostra coscienza, soprattutto a non abituarci a queste tragedie, perché purtroppo il reiterarsi di questi episodi rischia di farli diventare, terribilmente, un’abitudine di fronte alla quale non riusciamo a reagire con le nostre coscienze”. E’ la dichiarazione di monsignor Angelo Raffaele Panzetta, arcivescovo di Crotone-Santa Severina. Il vescovo, appena conclusa una visita pastorale, appresa la notizia si è subito recato sul luogo della tragedia per rendersi conto di persona di quanto accaduto e portare anche un segno di partecipazione di tutta la comunità diocesana. “Queste tragedie – osserva Monsignor Panzetta – devono essere un ennesimo richiamo, un monito, affinché le sofferenze di chi si trova a dover lasciare la propria terra, a dover partire, siano prese sul serio da tutti coloro che hanno responsabilità da questo punto di vista, e che sia per tutti noi un appello anche alla partecipazione, per il compito che ognuno ha nella società”.



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