Il Movimento per la Cultura programma i prossimi incontri: coinvolti cittadini e istituzioni

Il Movimento per la Cultura programma i prossimi incontri: coinvolti cittadini e istituzioni

ELENA DE PASQUALE

Il Movimento per la Cultura programma i prossimi incontri: coinvolti cittadini e istituzioni

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giovedì 12 Aprile 2012 - 22:27

Nel corso dell’assemblea pubblica organizzata a palazzo Zanca, Renato Accortini, leader del Mpovimento, ha annunciato di voler discutere in consiglio e nei quartieri, l’ipotesi di creazione di centri di cultura

Questa volta parlare ma soprattutto parlarne, può essere la “chiave” di successo. Di cosa? Delle iniziative e dei progetti messi in atto dal Movimento per la Cultura di Renato Accorinti, che traggono forza, prima di tutto, dal valore e dall’importanza delle idee che ne stanno alla base. Molte di queste sono state oggetto di dibattito nel corso dell’assemblea aperta organizzata ieri pomeriggio al Salone delle Bandiere di palazzo Zanca. In tanti, dopo aver ascoltato il discorso introduttivo di Accorinti, hanno preso la parola fornendo il proprio punto di vista in favore di una causa che non ha e non deve avere colori politici. Perché la cultura, come spiegato da leader del Movimento, non è di un colore; la cultura, piuttosto, è un arcobaleno in cui le tonalità di mischiano e si confondono, e qualsiasi “prevalga” sull’altra, lo spettacolo è comunque assicurato, perché a vincere è l’armonia dell’ “iride”.

Ecco perché, in questo caso più ancora che in altri, rischia di prendere un “abbaglio” chi, utilizzando l’alibi “politico”, pensa di avere una valida scusa per non combattere una “battaglia” che in realtà, sul campo, lascerebbe solo vincitori. Perché a “guadagnare”, nel senso positivo del termine, non sarebbe il singolo, ma sarebbe la politica, sarebbe la cittadinanza, sarebbero i bambini, sarebbero i ragazzi, sarebbero gli adulti. «La crescita civica e sociale di una comunità – ha affermato il prof. Accorinti – passa attraversa la conoscenza e la cultura, se manca quest’ultima mancherà tutto il resto e non potrà esserci alcuna evoluzione». Un valore di cui sembrano essersi resi conto gli oltre 120 negozianti che hanno aderito alla proposta del Movimento, che verrà presentate nelle prossime settimane: ciascun commerciante appenderà alla vetrina del proprio negozio un manifesto con uno slogan “inneggiante” la cultura che si “sposerà” con il tipo di attività svolta. Alcuni esempi pratici: panificio “pane e cultura”; ricevitoria-tabacchino “questa città la cultura se l’è fumata”; negozio di moda “la cultura non passa mai di moda”.

Un tentativo per sensibilizzare l’opinione pubblica, in vista però di un obiettivo molto più ambizioso, che dipenderà anche volere della classe dirigente. La proposta, di cui nelle prossime settimane Accorinti intende discutere in consiglio comunale, nei consigli di quartiere e anche in un incontro pubblico con l’assessore Centorrino, è quella di rendere ciascuna delle 21 scuole che l’amministrazione intende dismettere, un centro di cultura, dotato di biblioteca e spazio lettura. Chissà che stavolta tra le nuvole non spunti l’arcobaleno. (ELENA DE PASQUALE)

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