Nei ciquanta giorni di esposizione sono stati circa quindici mila i visitatori che hanno -reso omaggio- ai celebri artisiti
Amanti dell’arte o semplici curiosi che non hanno ancora avuto modo di visitare la mostra “Rubens vede Caravaggio” allestita lo scorso 25 gennaio presso il Museo Regionale, è tempo che si diano una mossa. Domani, infatti, come da programma, sarà l’ultima giornata utile per poter ammirare il confronto tra i celebri capolavori “L’adorazione dei magi” realizzati dai due artisti. Un vero e proprio evento quello che ha avuto come cornice il Museo Regionale di Messina e che, come più volte è stato ribadito dall’assessore al ramo Ardizzone e dal primo cittadino Buzzanca, rappresenta un punto di partenza per il nuovo rilancio culturale di Messina.
A supportate questa tesi, come sottolineano da Palazzo Zanca, non solo semplici parole bensì i numeri: nei cinquanta giorni di apertura sono stati circa 15 mila i vistatoti proveniente anche da altri città della Sicilia che non si sono fatti sfuggire la possibilità di godere delle “perle pittoriche”. I messinesi hanno inoltre avuto modo di conoscere a fondo i profili di Rubens e Caravaggio, non solo osservando personalmente i quadri, ma grazie anche alla “Lectio Magistralis” tenuta da Vittorio Sgarbi al Vittorio Emanuele proprio nella giornata di inaugurazione della mostra. Il celebre critico d’arte ha infatti illustrato all’auditorio che ha affollato il Teatro di via Garibaldi, somiglianze e differenze, sfumature e segreti artistici che, non tanto gli appassionati, quanto i curiosi che hanno visitato i Museo, non avrebbero potuto notare e comprendere.
Una mostra annunciata e vissuta con grande partecipazione ed attenzione non solo da parte dei media locali ma anche nazionali e della stampa estera: a fare da traino, senza dubbio, la notorietà di colui che può essere considerato il “padre” dell’evento, Sgarbi, che in occasione di ogni uscita pubblica o intervista non ha mancato di menzionare l’evento che sarebbe stato proposto in riva allo Stretto. Ed è sempre per merito del sindaco di Salemi che Messina ha deciso di affrontare, anche in questo caso con successo, un’altra sfida, la “Notte della cultura” lo scorso 14 febbraio: una serata vissuta all’insegna delle “belle arti” e nel corso della quale il Museo aperto al pubblico fino a tarda notte, ha fatto registrare il tutto esaurito: le gelide temperature di quella sera, come ben ricorderanno coloro in fila in attesa di visitare la mostra, non hanno infatti fermato i cittadini che, complice forse Cupido, saranno stati “riscaldato” dall’amore…quello per l’arte.
(Nelle immagini la -Lectio Magistralis- tenuta da Sgarbi. Foto Dino Sturiale)