L'assessore Mario D'Agostino racconta i “suoi” Stati generali della Cultura

L’assessore Mario D’Agostino racconta i “suoi” Stati generali della Cultura

Giusy Briguglio

L’assessore Mario D’Agostino racconta i “suoi” Stati generali della Cultura

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mercoledì 04 Luglio 2012 - 11:40

Intervista-bilancio del rappresentante della giunta Ricevuto sull’iniziativa svoltasi negli scorsi giorni a Palazzo dei Leoni

Il 28 e 29 giugno scorsi si è tenuta la Convocazione degli Stati Generali della Cultura della Provincia di Messina. Palazzo dei Leoni è stato “palcoscenico” di due intense giornate dedicate a riflessioni, idee e suggerimenti a favore di una crescita culturale: dalla valorizzazione del patrimonio culturale-artistico, al mantenimento delle tradizioni, passando per la sviluppo artistico. Obiettivo dell’incontro, di cui abbiamo discusso “a tu per tu” con l’assessore alla cultura della Provincia Regionale, Mario D’Agostino, l’affermazione di “benessere culturale”, possibile solo tramite una sinergia tra le diverse forze sociali, politiche ed economiche.

Quali sono state le differenze salienti rispetto alla Convocazione degli Stati Generali della Cultura del 2009?

Nel 2009 l’incontro si era concentrato soprattutto su un’analisi del territorio a favore di una percezione della cultura nella provincia di Messina. Questa volta, alla luce di una situazione economica differente e più difficoltosa, si sono cercati nuovi spunti su come creare cultura. L’approccio non è stato solo di tipo teorico come due anni fa, ma improntato alla praticità e all’operatività. Si è svolta una vera e propria opera di tutoraggio nei confronti delle amministrazioni, in modo da attuare una sorta di scuola della cultura.

La cultura sta vivendo un momento difficile. Se è vero che è necessario investire in tale settore, è altresì vero che senza fondi non si può creare cultura. Come risolvere questo paradosso?

Investire in termini culturali rende tre o quattro volte il capitale investito. Ne consegue una prospettiva di benessere sociale oltre che culturale. Ѐ sicuramente indispensabile aprire al mondo dei privati, affinché questi entrino direttamente nella gestione stessa degli investimenti.

Messina vive in “prima persona” le difficoltà legate ai tagli imposti dalla Regione, prova ne è la vicenda del Teatro Vittorio Emanuele.

Il Vittorio Emanuele è un luogo simbolo della cultura messinese e va sostenuto a tutti i costi. Da parte nostra c’è stato un contributo economico che possa aiutare il teatro, senza sostituire gli altri enti, ma assicurando un apporto benefico.

Come riesce un territorio che a fatica riesce a mantenersi a sostenere una crescita culturale?

La cultura è l’area tematica più sacrificata. Bisogna rendersi conto che investire in cultura può aprire nuovi varchi occupazionali. Una delle finalità dell’incontro che si è tenuto è stata proprio quella di cercare di imprimere questo senso e questa mentalità alle varie amministrazioni presenti.

L’incontro politico deve ora tradursi in azioni concrete. Quali basi per il futuro sono state poste?

Sono stati definiti tre punti principali. Innanzitutto, la necessità da parte dei comuni di consorziarsi per favorire un interscambio di iniziative culturali e artistiche; in secondo luogo, un maggiore coinvolgimento delle scuole come motore per la crescita culturale, data anche la vicinanza ai giovani. Infine, si è pensato di istituire un numero verde culturale per incrementare anche il turismo. Per sostenere la cultura stiamo inoltre inaugurando l’Albo delle Imprese e delle Aziende che possa sostenere le attività culturali. Banche, aziende, ogni attività economica, può sviluppare insieme a noi un progetto culturale, secondo modalità che dipenderanno dal rapporto che si verrà a delineare.

(Giusy Briguglio) (FOTO STURIALE)

Un commento

  1. FRANCESCO TIANO 5 Luglio 2012 07:19

    si è pensato di istituire un numero verde culturale per incrementare anche il turismo.
    Scusate, è inverosimile che il Turismo si possa incrementare attraverso la costituzione di una linea verde telefonica culturale.
    Indicare, promuovere, incentivare la cultura del luogo significa attuare una programmazione seria, una pubblicità e propaganda degli eventi, partecipare a Fiere e quant’altro, dare indicazioni sulle opportunità di fruizione delle iniziative, delle agevolazioni collegate, ecc… La Provincia Regionale istituisca un assessorato al Turismo, allo Sport e alla cultura, apposito e non si limiti soltanto a decantare i consorzi segmentando l’intervento produttivo in decine di iniziative scollegate l’una dall’altra.

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