Cuore salvato con tecnica innovativa: impiantata protesi valvolare a Taormina

Cuore salvato con tecnica innovativa: impiantata protesi valvolare a Taormina

Carmelo Caspanello

Cuore salvato con tecnica innovativa: impiantata protesi valvolare a Taormina

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giovedì 30 Maggio 2024 - 07:49

Un'equipe multidisciplinare dell'ospedale San Vincenzo ha eseguito un intervento mini invasivo salvavita su un paziente di 60 anni affetto da cardiopatia congenita. Che torna a casa in pochi giorni

Caspanello
di Carmelo Caspanello


TAORMINA – Un intervento salvavita è stato eseguito all’Ospedale San Vincenzo di Taormina su un paziente di 60 anni affetto da una grave cardiopatia congenita. L’uomo, già portatore di pacemaker e con alle spalle numerosi interventi di cardiochirurgia, soffriva di scompenso cardiaco avanzato a causa di una malfunzione di una protesi valvolare impiantata 15 anni fa. Le sue condizioni non permettevano un nuovo intervento a cuore aperto. Per questo, un’equipe medica multidisciplinare ha optato per una procedura innovativa: l’impianto di una nuova protesi valvolare polmonare per via endoscopica, posizionata all’interno della precedente.

L’intervento, condotto con successo dal dottor Paolo Guccione, responsabile della Cardiologia pediatrica, dal dottor Giuseppe Cinnirella, responsabile dell’Emodinamica e dal dottor Enrico Iannace, responsabile dell’Anestesia e Rianimazione, ha permesso al paziente di migliorare sensibilmente le proprie condizioni già il giorno successivo.

L’importanza del lavoro di equipe. “Siamo molto soddisfatti di aver potuto eseguire questo intervento innovativo grazie al lavoro di un’equipe altamente qualificata”, ha dichiarato il dottor Paolo Cardia, direttore sanitario dell’ospedale taorminese. “L’utilizzo di questa tecnica mini-invasiva – ha aggiunto – ha permesso di ridurre al minimo lo stress fisico e psicologico per il paziente, con un recupero post-operatorio decisamente più rapido rispetto a un intervento a cuore aperto. Colgo l’occasione – ha aggiunto –  per ringraziare il commissario Giuseppe Cuccì e il direttore sanitario Lia Murè per la fiducia che hanno sempre riservato all’ospedale di Taormina”.

Il dottor Guccione ha sottolineato l’importanza di questa procedura per il trattamento delle cardiopatie congenite: “L’impianto per via endoscopica rappresenta una valida alternativa all’intervento chirurgico tradizionale – spiega – soprattutto per quei pazienti che, come in questo caso, presentano condizioni cliniche che sconsigliano un intervento a cuore aperto. In un cuore sano la valvola polmonare –prosegue –  posta tra il ventricolo destro e l’arteria polmonare – si apre per consentire al sangue di procedere verso i polmoni per ossigenarsi e poi si chiude, per impedirgli di tornare indietro verso il ventricolo destro. Nei pazienti con alcune cardiopatie congenite (la maggior parte dei casi di stenosi polmonare o la tetralogia di Fallot) questa funzione di cerniera è compromessa.

Si verifica così un fenomeno di rigurgito polmonare, un parziale reflusso di sangue risolvibile normalmente con il posizionamento di protesi valvolari polmonari tramite intervento chirurgico a cuore aperto o, quando è possibile, per via endoscopica. In questo modo viene ristabilita la corretta funzionalità del cuore. L’impianto per via endoscopica – preferibile per il minore stress fisico e psicologico causato al paziente – può essere ostacolato o impedito dalla morfologia irregolare dell’efflusso destro, che può presentare un’eccessiva dilatazione a causa di precedenti interventi chirurgici o di altri fattori. L’utilizzo a regime di dispositivi transcatetere, quando sarà possibile, consentirà dunque di trattare una più ampia platea di pazienti con cardiopatie congenite oggi destinati al bisturi a causa di estese dilatazioni dell’efflusso destro”.

 L’orgoglio del commissario Asp. “Siamo sempre orgogliosi – sono le parole del commissario straordinario dell’Asp Giuseppe Cuccì –  dei nostri medici, che dimostrano, ancora una volta, l’eccellenza della nostra comunità medica. Con competenza e dedizione hanno affrontato una situazione critica, riuscendo a superare le difficoltà e a garantire il miglior esito possibile per il paziente. Questo successo è il risultato di un lavoro di squadra impeccabile e dell’impegno costante per l’innovazione e la cura degli utenti. Il paziente già l’indomani della procedura ha riferito beneficio clinico e ha lasciato  l’ospedale dopo appena 2 giorni dopo l’impianto della nuova valvola”. Il successo dell’intervento rappresenta un nuovo traguardo per l’Ospedale di Taormina, che si conferma come centro di eccellenza per la cardiochirurgia e la cardiologia interventistica.

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