Da Messina al Giappone, la "nomade digitale" Elina Sindoni e la psicologia del viaggio

Da Messina al Giappone, la “nomade digitale” Elina Sindoni e la psicologia del viaggio

Giuseppe Fontana

Da Messina al Giappone, la “nomade digitale” Elina Sindoni e la psicologia del viaggio

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domenica 02 Aprile 2023 - 07:21

La dottoressa messinese ha fondato "Traveltherapists.it" con la collega Marzia Parmigiani. Le due parlano dei viaggi come terapia per corpo e anima: "Ma porto con me le mie origini"

Si chiama “Traveltherapists.it” ed è un progetto che nasce da due colleghe, le dottoresse Elina Sindoni e Marzia Parmigiani, nel 2018. La prima è una giovane messinese che ci racconta tutto il progetto, che si focalizza sull’esplorazione della Travel Therapy, una psicologia del viaggio per riprendere il pensiero di John Steinbeck, come ci spiega la stessa dottoressa Sindoni. La domanda è: un viaggio quanto impatto può avere sulla mente e sul corpo del viaggiatore? Elina Sindoni e Marzia Parmigiani se lo sono chieste, specializzandosi in comunicazione e diventando “nomadi digitali”, da social media manager e copywriter che lavoro per società di tutto il mondo.

E una costola di Traveltherapists.it è “Il mio viaggio in Giappone”, una community di quasi 40mila persone, collegata al sito principale, che le due dottoresse hanno fondato nel 2020 e in cui migliaia di cittadini di ogni parte del mondo si confrontano sulle bellezze della terra giapponese.

Elina Sindoni: “Porto con me le mie origini”

“Sono andata via da Messina – racconta la dottoressa Sindoni, quando le si chiede cosa l’ha spinta a lasciare lo Stretto – perché dopo aver terminato i miei studi al Liceo Classico S. Giovanni Bosco, volevo continuare un percorso umanistico che potesse rappresentare la mia voglia di sapere ma non solo che potesse escatologicamente donarmi qualcosa, così ho scelto l’Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano per studiare Psicologia per poi continuare i miei studi in merito alla Psicologia Sociale. Da lì non ho mai smesso di formarmi, acquisendo anche un Master in Giornalismo in Comunicazione e diversi corsi, per specializzarmi in Marketing e Comunicazione. A Messina non c’era ancora questo tipo di facoltà attiva così ho capito che in ogni caso ovunque sarei andata, avrei portato con me le mie origini e rappresentato la mia città. Così ho fatto negli anni, senza smettere di studiare e impegnarmi per raggiungere gli obiettivi”.

Come nasce Traveltherapists.it

E cinque anni fa nasce il portale: “Il progetto Traveltherapists.it nato nel 2018: è una spinta alla vita, alla conoscenza di sé stessi, alla comprensione del mondo attraverso le differenti culture, l’umanità e la vivacità del tempo, è un racconto di viaggio attraverso consigli, guide, aneddoti di due psicologhe (io e la dottoressa Marzia Parmigiani) per aiutare i lettori a pensarsi in un altrove pur restando con i piedi ben saldi a terra. È un progetto che si prefigge di parlare di Travel Therapy, Psicologia del Viaggio (corrente nata dal Pragmatismo Americano). John Steinbeck ha ben sintetizzato questo approccio nel pensiero:’ Non sono le persone che fanno i viaggi, sono i viaggi che fanno le persone’. Si parla dunque di Travel Therapy ovvero: quanto un viaggio possa impattare su tutte le dimensioni umane. In Italia, è poco conosciuta, proprio per questo è nata l’idea di portare il nostro contributo, attraverso il sito e blog con articoli mirati alla Psicologia Positiva per parlare di benessere attraverso il viaggio come terapia per la mente e per il corpo. Parliamo dell’idea del viaggio, di come attraverso un percorso terapeutico, si possa non ‘staccare la spina’ ma inserirla per acquisire maggiore consapevolezza e conoscenza di sé.

Il Mio Viaggio in Giappone, è una costola dunque del sito. Un approfondimento nato dalla passione di entrambe verso il Giappone, prima da bambine con manga e anime e poi scoprendone la cultura con tutti gli aspetti più interessanti e differenti dalla nostra. Così nel 2020, abbiamo scelto di fondare una community su Facebook che vanta ormai quasi 40.000 persone per discutere, confrontarsi e gioire della bellezza del Giappone in tutte le sue vesti”.

Il sostegno della famiglia e la distanza da casa

Il suo lavoro e i suoi sogni l’hanno portata dall’altra parte del mondo, quindi. Quant’è stato difficile, se lo è stato? “Vivere lontano da casa, inizialmente è stato molto difficile perché sono molto legata alla mia famiglia con la quale ho sempre avuto un rapporto simbiotico. Ho avuto la fortuna di avere dei genitori e una nonna che mi hanno sempre sostenuta, qualsiasi scelta volessi intraprendere. Questo senza dubbio, ha reso il mio percorso lontano da casa doloroso ma accompagnato da sostegno e amore. La lontananza è solo un concetto di distanza fisica, ma non si è mai così lontani dal proprio ambiente quando ci appartiene. Inoltre quando posso, torno a Messina per passare del tempo con la mia famiglia e spesso lavoro anche da lì”.

Sindoni: “Ho con Messina un rapporto consapevole”

Nonostante la distanza, la dottoressa Sindoni parla di un rapporto “consapevole” con le sue origini: “Il mio rapporto con Messina è sempre stato ‘consapevole’. Sono cosciente di portare nel mondo ciò che sono, la mia provenienza e le origini, considerando anche le zone d’ombra e tutti gli aspetti migliorabili. Così del resto anche per il Giappone, terra che in questo momento mi accoglie come nomade digitale (vi scrivo infatti con un fuso-orario di 7 ore). Penso sia possibile presentare una cultura differente dalla nostra al pubblico, lavorare da remoto e mantenere ben salde le proprie origini. Spesso cerco di vedere ‘uguaglianze’ tra le nostre culture, una di queste è l’attaccamento che i giapponesi hanno alla propria terra, caratteristica in comune con noi siciliani”.

Le differenze “sono davvero tante”

“Le differenze – conclude infine Elina Sindoni -, sono davvero tante, proprio per questo nasce l’esigenza di raccontarle attraverso la nostra pagina ‘Il Mio Viaggio In Giappone’. La cultura giapponese, è nota nel mondo per i modi gentili ed empatici. Forse alcuni di voi avranno sentito parlare del concetto di ‘wa’, traducibile più o meno come ‘armonia’. A livello sociale: uno dei valori più condivisi nel paese, è quello di mantenere ordine e armonia, spesso messo in pratica tramite comportamenti educati e gentili”.

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