Dai romani a Carlo Magno, fino a... Zio Paperone: le storie sul Ponte sullo Stretto

Dai romani a Carlo Magno, fino a… Zio Paperone: le storie sul Ponte sullo Stretto

Giuseppe Fontana

Dai romani a Carlo Magno, fino a… Zio Paperone: le storie sul Ponte sullo Stretto

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lunedì 27 Marzo 2023 - 14:15

Focus rilancia i racconti sul ponte galleggiante dell'antica Roma. Ma le leggende sono tante e c'è anche l'impresa completata dallo zio di Paperino

MESSINA – Gli antichi romani costruirono un ponte galleggiante sullo Stretto di Messina? Se lo chiede Focus.it, il portale legate alla celebre rivista scientifica, che ha voluto parlare di uno dei temi caldi del governo attuale, ripescando una leggenda antichissima. Ma intorno all’idea del Ponte sono nati e cresciuti non soltanto progetti ma anche vere e proprie storie, tramandate negli anni e legate a tutte le epoche storiche dall’antica Roma in poi, fumetti compresi. A costruirlo, su Topolino, soltanto Zio Paperone, almeno finora.

Il ponte galleggiante dei romani

La struttura galleggiante dei romani, secondo Focus (che cita “alcuni studiosi”), è stata creata seppur provvisoria. Ovviamente si tratta di una tesi “sulla cui attendibilità ancora si discute”, spiega il portale, raccontando come tutto lo studio derivi da due antichi autori, Strabone e Plinio il Vecchio, che nel I secolo a.C. e nel I secolo d.C. attribuirono l’opera al comandante e console romano Lucio Cecilio Metello. Il collegamento tra Messina e Reggio Calabria, all’epoca Messana e Regium, avvenne tramite un ponte galleggiante costruito con botti e passerelle, coperti da terra e sistemati con parapetti, talmente stabile da permettere il passaggio di 100 elefanti di guerra e del bottino conquistato dopo la vittoria contro i Cartaginesi in Sicilia, nel corso della Prima guerra punica.

Da Carlo Magno al Regno d’Italia

Sarà vero? Impossibile a dirsi oggi, a distanza di oltre 2mila anni. Restano i testi dei due storiografi, ma anche ciò che si tramanda dei secoli successivi. Il Post.it racconta di come anche Carlo Magno avesse sognato un ponte tra le due sponde dello Stretto, tanto che l’ex presidente della Regione Calabria Giuseppe Nisticò, oltre dieci anni fa, avanzò l’ipotesi di chiamarlo Ponte “Carlo Magno” attribuendo il progetto di unire Scilla e Cariddi al fondatore del Sacro Romano Impero, molto prima del 1876, quando l’allora ministro dei Lavori pubblici del Regno d’Italia, Giuseppe Zanardelli. Quest’ultimo ha dichiarato pubblicamente più volte, quasi 150 anni fa, che sarebbe stato costruito.

Zio Paperone

Ma non è finita. Il 3 ottobre 1982 a “costruire” il Ponte sullo Stretto di Messina è stato… Zio Paperone. Nel numero 1401 di Topolino, dopo una visita ai nipoti Qui, Quo e Qua, il ricco e spilorcio protagonista di tante storie a Paperopoli fiuta l’affare e ma si fa soffiare quella che i tre piccoli paperi definiscono “un’impresa impossibile” dal rivale Rockerduck. La storia disegnata dal veneziano Giorgio Cavazzano, però, finisce tutt’altro che bene. Il Ponte, costruito con i coralli, crollerà a causa dei tanti turisti che ne portano via un pezzo come souvenir.

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