Nasce Demone Teatro: una scatola cinese di eventi per valorizzare il nostro patrimonio

Nasce Demone Teatro: una scatola cinese di eventi per valorizzare il nostro patrimonio

Rosaria Brancato

Nasce Demone Teatro: una scatola cinese di eventi per valorizzare il nostro patrimonio

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venerdì 06 Giugno 2014 - 05:43

Da fine settembre al 2 novembre il territorio di Messina e provincia diventerà un grande palcoscenico per Demone Teatro, un'iniziativa complessa che mira a fare sistema tra i Comuni, i Teatri e le comunità. Mostre, un concorso, happening in luoghi urbani aperti, laboratori, Demone Teatro, promosso dalla Soprintendenza ai Beni culturali è un modo per "creare valore" dai nostro patrimonio.

Se c’è qualcuno che ha applicato pienamente il senso dell’incarico affidato ad un ufficio sono stati tutti i componenti, dal dirigente ai collaboratori, dell’Unità operativa valorizzazione del patrimonio culturale della Soprintendenza di Messina.

Già, perché “valorizzare” significa creare valore ed è proprio con questo spirito, nonostante l’assenza di risorse, la crisi economica e culturale, la carenza di supporti e i problemi burocratici, che l’ufficio diretto dall’architetto Orazio Micali sta portando avanti una serie di iniziative coraggiose che puntano a fare del patrimonio della nostra terra un tesoro vivo e non un pezzo d’archeologia dimenticato. La Soprintendenza ai beni culturali di Messina, con la direzione di Rocco Scimone, ha un solo obiettivo: invertire vecchie tendenze e “creare valore” dall’inestimabile patrimonio storico, artistico, architettonico, culturale della nostra provincia.

Nasce così Demone Teatro, che è solo la prima di una serie di iniziative in cantiere e che è una sorta di “scatola cinese” nella quale ogni evento è legato ad un altro in un incastro che vede insieme il territorio di Messina e provincia, tutti gli aspetti dell’arte e coinvolge diverse istituzioni.

“Noi non siamo Napoli, Milano, Venezia, ma il nostro Teatro vanta una storia di 150 anni ed in provincia ci sono esempi che risalgono al diciassettesimo secolo- spiega Orazio Micali- Ancora oggi, soprattutto in provincia, questi teatri sono il cuore pulsante della comunità. L’idea è quella di fare incontrare i Teatri, i Comuni e le rispettive comunità per creare cartelloni ed iniziative comuni. Dobbiamo tenere accesa la fiammella in ogni città e mettendo insieme tutte le fiammelle eviteremo che la luce si spenga”.

E di fiammelle accese, grazie all’iniziativa della Soprintendenza, al momento ce ne sono 22, quanti i teatri ed i Comuni che hanno aderito a Demone Teatro ( il cui nome viene da Valdemone) ed è, bene sottolinearlo, a costo più o meno pari allo zero, perché si poggia non solo sulle forze del territorio ma anche su partneriati e forme di promozione che verranno ad aggiungersi nel corso della programmazione.

All’appello, alla prima riunione che si è tenuta al Vittorio Emanuele hanno risposto tutti i 22 Comuni del percorso teatrale individuato, Montalbano, Giardini Naxos, Santo Stefano di Camastra, Novara di Sicilia, Barcellona, Patti, Pace del Mela, Capo d’Orlando, per citarne alcuni, ma anche Confindustria, Pro loco, Autorità portuale, associazioni dello spettacolo, ordini professionali. Demone Teatro è infatti un progetto corale proprio perché “corale” è il teatro stesso.

“Intorno al teatro c’è un mondo di lavoro, dal costumista al liutaio, a chi sceglie il legno, dai sarti agli artigiani tutti segmenti che da soli non ce la fanno a rialzarsi-prosegue Micali- Con questa iniziativa noi vogliamo riaccendere quel mondo e creare eventi che diventino un’abitudine, come ogni Rassegna o Festival. L’idea è quindi quella di un happening come quello di Avignone, un festival nato nel ’72 e diventato con gli anni un appuntamento internazionale con il Teatro dell’innovazione”. Ogni anno la città dei Papi diventa un grande teatro che vive in ogni angolo ed in ogni strada, con artisti che si esibiscono in continuazione improvvisando siti e location.

Così dovrà essere Messina e la sua provincia, in alcune date stabilite, da fine settembre al 2 novembre, con luoghi urbani ed istituzionali (la dogana, l’orto botanico, l’ateneo) aperti a tutte le arti, dalla banda al tenore, dall’orchestra alla commedia, dal monologo al musical, dall’opera dei pupi ai mimi.

Il viaggio inizia il 26 settembre con il Vernissage a Messina e l’inaugurazione della mostra, mentre il 27 e 28, sabato e domenica, sarà il primo evento con i luoghi della città aperti a tutte le forme di Teatro. Nei giorni successivi sono previsti laboratori, seminari, convegni, perché il viaggio con Demone Teatro si concluderà il 2 novembre, attraversando tutta la provincia, dalla zona jonica a quella tirrenica. Dopo il week end del 27 e 28 settembre infatti, la magia del Teatro si sposterà, dapprima nella zona occidentale (10-12 ottobre) e poi in quella orientale. In entrambi i casi gli happening si sposteranno nei vari Teatri e nei vari luoghi urbani e istituzionali dei Comuni che hanno aderito. E’ un circuito che renderà “palpitanti” di volta in volta le diverse zone del territorio. La Mostra di Demone Teatro (anche questa itinerante) è un viaggio all’interno del mondo spettacolare e multimediale del Teatro e prevede le sezioni di archeologia, architettura, archivistica, demo-etno-antropologia, arti decorative.

Ma non basta, perché, come un incastro è previsto anche il Premio Demone Teatro, un concorso per autori, artisti, produttori del Teatro innovatore e contemporaneo con una giuria di alto profilo. I 12 finalisti (tre dei quali obbligatoriamente siciliani) si esibiranno nell’arco di tutti e tre i week end a rotazione, in modo da toccare le diverse sedi di Messina e provincia. Ogni settimana quindi ci saranno, oltre agli artisti che prenderanno parte agli eventi, anche 3 compagnie finaliste del concorso.

Dal 25 ottobre al 2 novembre ci sarà la fase finale con la rappresentazione dei 3 premiati al Vittorio Emanuele e la cerimonia al Palacongressi di Taormina. Sia la Mostra che gli ultimi spettacoli saranno a pagamento.

Come si vede è un progetto ad incastro, nel quale ogni singolo tassello vive di vita propria ma fa parte del tutto. La fase finale di Demone Teatro è poi collegata al ponte di Ognissanti e punta alla diffusione della cultura teatrale anche al pubblico turistico. Non a caso,tra i partner dell’iniziativa c’è l’Autorità portuale. Proprio ad ottobre infatti lo sbarco delle navi da crociera a Messina tocca il picco massimo, anche questo uno dei tasselli di un progetto complessivo che ha un punto di partenza: valorizzare il patrimonio, creare valore dai nostri beni culturali. Il Teatro non è solo patrimonio architettonico,ma è un mondo di lavoro, di storia, di idee, di risorse, che possono,se riaccese, tornare a splendere come le fiammelle.

E questa è solo la prima di una serie di iniziative in cantiere.

Rosaria Brancato

2 commenti

  1. Vedremo e speriamo diventi un appuntamento ben fatto e duraturo

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  2. Vedremo e speriamo diventi un appuntamento ben fatto e duraturo

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