Prima su whatsapp poi, una volta bloccato, ha tentato di entrare in casa della vittima con la forza
Gli agenti della Digos hanno eseguito l’ordinanza di applicazione della misura cautelare degli arresti domiciliari, emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura, nei confronti di un 36enne messinese, con specifici precedenti di polizia, per il reato di estorsione aggravata continuata consumata e tentata violazione di domicilio.
Ripetute richieste di denaro
L’indagato – col quale la vittima era entrata in contatto per motivi sentimentali – in diverse occasioni, dopo i primi approcci, avrebbe iniziato a vessare l’uomo chiedendo ripetutamente somme di denaro con la minaccia di rivelare a tutti il suo orientamento sessuale, approfittando della ritrosia della persona offesa, inabile al 100 %.
Su whatsapp e in casa
L’estorsione si sarebbe concretizzata sia attraverso ripetuti messaggi su Whatsapp, nonostante la vittima avesse bloccato l’utenza telefonica del suo aguzzino, sia direttamente presso la casa della vittima ove l’arrestato, in alcune occasioni anche con violenza, avrebbe tentato di entrare nonostante la ferma volontà della vittima di porre fine ad ogni rapporto.
La denuncia formalizzata dal 54enne, supportato dalla comunità Lgbt, ha consentito agli investigatori di arrivare in breve tempo all’identità dell’autore delle minacce estorsive.

Quando i messinesi la smetteranno di dire f…, r…, i ragazzi impareranno e capiranno meglio. Qquesto soggetto va esiliato, non deve mettere più piede in città. Esilio in un posto di alta montagna con raggio di movimento 200 metri e braccialetto elettronico per tutta la vita.