Juve-Monaco al San Filippo, Corte dei Conti conferma condanna di Buzzanca

"Sconto" in appello per l'ex Sindaco di Messina Giuseppe Buzzanca, condannato a dover risarcire il Comune per le spese sostenute in occasione dell'amichevole Juventus- Monaco, giocata al San Filippo il 6 gennaio 2009. La Corte ha confermato la condanna emessa nel 2014, anche se ha abbassato di circa 8 mila euro la somma che l'allora primo cittadino dovrà restituire, quantificata in 20.160 euro. La magistratura ha confermato la condanna per il danno erariale anche per il capo di gabinetto Antonio Ruggeri – anche lui incassa un lieve sconto – e per il dirigente Giuseppe Mauro, che dovranno restituire rispettivamente 10.080 e 14.400 euro.

All'inizio dello scorso anno la Giunta Accorinti aveva deliberato l'avvio della procedura per il recupero delle somme, a seguito della pronuncia di primo grado.

Ammontava a 57 mila 600 euro il contributo assegnato nel dicembre 2008 dal Comune di Messina alla San Marco Sport Events. La città ha coperto le spese e concesso gratuitamente lo stadio, in cambio avrebbe apposto il logo in tutto il materiale pubblicitario.

Secondo la Corte dei Conti: “l'esborso in questione costituiva danno erariale, in quanto non corrispondeva al raggiungimento di alcuna finalità istituzionale ed era stato effettuato in assenza di documentazione giustificativa, nonostante fosse un principio consolidato dell’ordinamento quello secondo cui l’utilizzo del denaro pubblico deve essere documentato e rendicontato. Il pagamento, infatti, era seguito alla presentazione di una fattura da parte della società senza alcun elemento di specificazione ulteriore né, a supporto, di alcuna dimostrazione delle spese sostenute”.

"L'amministratore deve operare nel rispetto delle norme e dei principi giuridici – scrisse il presidente della Corte in primo grado – tra i quali primo fra tutti si pone quello del buon andamento dell’azione amministrativa, nonché di economicità, efficacia ed efficienza della stessa. E’ necessario, altresì che le scelte adottate siano trasparenti e che la spesa sia congrua rispetto ai risultati. Manca una progettualità iniziale dell’evento sia in termini di analisi dei costi complessivi da sostenere che in termini di ritorno di immagine e di promozione del territorio, scopo ultimo dell’intervento”.

Alessandra Serio