Al Salone delle Bandiere seconda puntata della questione donazioni
MESSINA – Uno con il 5 sulla maglia e l’altro con il 6, a comporre il famoso 56. Si sono presentati così Danilo Lo Giudice e Cateno De Luca alla conferenza stampa con al centro la presentazione di “Uomo 56”, rinviata ieri.
Ad aprire i lavori è stato Pippo Lombardo, con un’introduzione sulla scelta del Salone delle Bandiere: “È stata messa in discussione anche la modalità di come viene usato questo luogo. Siamo stati attaccati nel merito anche sindacando quello che è stato detto in conferenza. Ricordiamoci che questa sala è regolamentata da una delibera del 2022. La sala è stata chiesta e l’iter è stato rispettato. Nella delibera si parla di modalità gratuite qualora la richiesta sia presentata da partiti presenti in Consiglio comunale, al parlamento siciliano e in quello nazionale. Sud chiama Nord rispetta tutti e tre i requisiti”. E ancora: “Si sta arrivando a sindacare parlando di comizi o show. Qui si sta andando oltre ogni misura, censurando le opinioni di un parlamentare regionale. Non si può più parlare perché dobbiamo avere paura di essere fraintesi o censurati. Non può essere messa in discussione anche la concessione di un salone con post su Facebook di chi non conosce le regole”.
Poi Lo Giudice, che ha citato alcuni passaggi di articoli di giornale su Uomo 56. “Viene riportato che è un collettore di contributi pubblici per manifestazioni ed eventi all’Atd per conto di ScN con ben 140 emendamenti al capitolo di spesa sulle mance. Intanto il primo punto: gli emendamenti del partito sono 40, non 140. Gli altri 100 non so a cosa siano riferiti. Nello stesso articolo viene riportato che ci sono tutti i Comuni della provincia, ma con 40 emendamenti non puoi coprire 108 Comuni. Nello specifico sono 8 su Catania, 5 su Palermo e 27 su Messina”. Lo Giudice li ha letti tutti: 5 erano stati presentati da Balsamo, 3 da De Luca, 4 da La Vardera, 5 da Lombardo, 2 da Sciotto, tutti gli altri dal gruppo ScN in condivisione. Lo Giudice ha concluso: “Queste non mi pare siano mance. Parliamo di scuole, scuolabus, chiese, tutte esigenze dei Comuni. La sostanza è questa. Sul numero 140 si sono fatti i paginoni dei giornali. Al netto di tutto è normale che bisogna fare chiarezza sul tema. La realtà è stata rappresentata in maniera diversa rispetta a quella che è. In questi 40 emendamenti non ci sono mance o eventi, ma esigenze di Comuni di Messina, Catania e Palermo. Non facciamo uno show, possiamo discutere i modi ma andiamo anche alla concretezza. Il tema non è lo show, ma quello che c’è scritto negli atti e nelle carte”.
“La nostra attività, come ho sempre detto ai nostri parlamentari, si può raccontare in sede pubblica. Gli emendamenti sono 40, questa è la nostra attività. In tutta questa contestualizzazione non viene detto che questa prassi d’aula ha riguardato tutti i gruppi presenti nel parlamento siciliano. Seconda cosa: non c’è un parlamentare che non abbia fatto un emendamento votato dall’aula. Mi sono rotto le palle di questa attività che nasconde incapacità. Chi usa queste strategie nei miei confronti cade male. Infine il giornale ha parlato di show. Dei contenuti non ce ne frega più niente”.
De Luca ha poi mostrato slide sulle donazioni dei partiti nazionali: “Non ci sono solo eletti, ma anche aziende, società. I partiti ricevono i contributi a botte di 20 e 30mila euro. Fino a 100mila euro in un anno la donazione è fattibile. Tutta questa suggestione per cosa è fatta? Per colpire De Luca. Ora ci sarà la sede opportuna dove le mie supposizioni troveranno la risposta e un perché. C’è o non c’è un disegno? Se c’è o non c’è io dormo lo stesso. Concludiamo su due questioni: nessuno di noi si è permesso di intimidire o accusare i giornalisti. Ho sempre detto che non ho nulla di personale. È stato fatto passare il messaggio che qui il sindaco Basile fa fare a De Luca quello che vuole, ma per il salone delle bandiere come mi si accusa di uso privato di un bene pubblico se abbiamo fatto tutto secondo regolamento? Non ce ne frega più niente di chiarimenti, scuse e rettifiche: ora si va in tribunale. Magari raccogliamo qualche euro e lo destiniamo al partito. Anche perché la querela è stata presentata da Sud chiama Nord perché il danno di immagine è stato fatto al partito”.
Solo alla fine la risposta al tema della conferenza stampa. “Volete sapere chi è uomo 56? In conferenza dei capigruppo siamo sempre stati io e Danilo, Danilo e io. È successo che Ismaele La Vardera ha chiesto di farsi ricevere da Galvagno per inserire negli emendamenti le associazioni. In conferenza dei capigruppo però avevamo deciso di non inserire le associazioni. Io non sapevo che La Vardera andasse da Galvagno, me l’ha detto lui dicendomi che La Vardera pretendeva di inserirle se no si metteva a fare bordello. Era luglio 2024, la variazione di bilancio. Poi sono arrivati altri parlamentari. Così è nato il tema delle associazioni e del maxiemendamento. Le troverete per questo. Attendo smentite e querele. Quindi uomo 56 o è Danilo o è Cateno De Luca, cioè i due deputati a portare materialmente gli emendamenti sintesi del gruppo da Galvagno. Sud chiama Nord non ha niente da nascondere e rispondere. Lo ripeto però: informative noi non ne abbiamo, chi le ha date ai giornali non lo so. Il messaggio di WhatsApp lo manda Carlotta Previti da Roma a Messina. Abbiamo già tutto e abbiamo già consegnato a chi di competenza. Paradossale? No, conosco la sua storia. Nell’aprile 2016 alle 4.45 di mattina Lombardo mi ha portato Carlotta Previti, allora disoccupata. C’era un avviso di piano d’azione locale a incarico diretto. Lo ha vinto. Perché l’ho citato? Perché è ovvio che nella vita possa succedere di tutto, ma arrivare a questa cattiveria? Non ne capisco il motivo. O meglio, lo capisco. È lo stesso motivo per cui ho rotto con Dafne Musolino. È colpa di Basile. Perché loro scalpitavano per essere nominate. Ovvio che noi non sappiamo se questo messaggio sia un caso, ma fa parte delle querele e dei soggetti che stiamo chiamando a dare spiegazioni. Mi dispiace per chi la mattina si alza per fare male. Sono poveri e infelici”.

A ruota libera con il suono di zampogna in sottofondo
Il tema non è lo show.
È lo show l’unico tema.
Da terza elementare.
“Maestra quanto fa 56+14??”
Siete tutti dei Salvini….
Ma quando tolgono il disturbo?
Alla fine conta che vi state dividendo i soldi dei contribuenti italiani e siciliani in particolare dei siciliani dx w sx brutta cosa perche non c’è un soldo per la sanità,
avete perso tutti compreso De Luca e soci
Quando ci toglieremo dalle “BIGLIE” una volta per sempre questo elemento teatrante sarà troppo tardi…matri matri.
Buongiorno, questi non sanno più a che santo votarsi e farneticano di continuo come le donnine di cortile sono solo pubbirazzu come si dice a Messina
IL 5 E IL 6 POTREBBE ESSERE IL TITOLO DI UN PROSSIMO FILM🙄,IL 56 PER LA SMORFIA È LA CADUTA 😏, INTERESSANTE COME NUMERO PER GLI AMANTI DELLA NUMEROLOGIA ,CHE SIA PREMONITORE DI UN ACCADIMENTO😱?????MA DE LUCA, È TROPPO SCALTRO PER CADERE VITTIMA DEI SUOI STESSI “GIOCHI DI POTERE” ,PERCHÉ RICORDIAMOCI ,CHE LUI STUDIA TUTTO ATTENTAMENTE ,È UN AVVOCATO, SI MUOVE SECONDO LE LEGGI ,NON È UNO SPROVVEDUTO,E SECONDO VOI, DOPO TUTTI GLI ATTACCHI FATTI AGLI ALTRI PER GLI STESSI MOTIVI ,SAREBBE TALMENTE STUPIDO DA FARSI PRENDERE CON LE 🖐🖐NELLA MARMELLATA NEL CASO IN CUI LE AVESSE MESSE, O AVESSE FATTO, QUELLO PER CUI LUI SI È BATTUTO ,DURANTE LE INNUMEREVOLI “CROCIATE” CONTRO LA DESTRA, SINISTRA, CENTRO ,PER FARE AVANZARE IL SUO PARTITO POLITICO SUD CHIAMA NORD????QUESTE INTERCETTAZIONI FINIRANNO COME LE ALTRE, E CIOÈ IN UN NULLA DI FATTO PERCHÉ NON LE METTERANNO SECONDO ME , AGLI ATTI😖…. ORA PARLANO DI NUMERI,ANZI DANNO I NUMERI😏E CON I NUMERI ,ALLA FINE DELLA FIERA, RIUSCIRANNO A FAR QUADRARE ,ANCHE QUESTA VOLTA ,TUTTI I CONTI CHE NON TORNANO😤
Ma la smetta, lavori e basta.
Quando Volodymyr Zelenskyj faceva il comico, la sua spalla era Serhiy Shefir. I due hanno lavorato insieme in diverse produzioni comiche, tra cui lo show “Svaty” e “Servitore del Popolo”, che ha lanciato la carriera politica di Zelenskyj.
*Serhiy Shefir:*
– *Amico e collaboratore*: Shefir è un amico e collaboratore di lunga data di Zelenskyj.
– *Regista e sceneggiatore*: Shefir ha lavorato come regista e sceneggiatore in diverse produzioni comiche.
Shefir è stato anche consigliere di Zelenskyj durante la sua campagna elettorale presidenziale.
– *Partnership*: la partnership tra Zelenskyj e Shefir è stata importante per la carriera comica di Zelenskyj.
Shefir ha avuto un’influenza significativa sulla carriera di Zelenskyj, sia come comico che come politico.
deluka uguale Zelenskyj….entrambi con hobbies musica e soprattutto comici politici