Per Accorinti quasi 40mila euro di indennità di fine mandato

Per Accorinti quasi 40mila euro di indennità di fine mandato

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Per Accorinti quasi 40mila euro di indennità di fine mandato

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venerdì 30 Novembre 2018 - 17:20

Il calcolo è stato fatto sulla base di quanto previsto dalla circolare del Ministero dell’Interno n. 5/2000

Finita l’esperienza amministrativa, durata dal 2013 al 2018, all’ex sindaco Renato Accorinti tocca adesso la “buonuscita”, più propriamente detta indennità di fine mandato.

All’ex primo cittadino spettano esattamente 39.508,86 euro. Il calcolo è stato fatto sulla base di quanto previsto dalla circolare del Ministero dell’Interno n. 5/2000, che, sull’argomento, dispone: “L’indennità di fine mandato a sindaci e presidenti di provincia, pari ad una indennità mensile per ogni 12 mesi di mandato, va commisurata al compenso effettivamente corrisposto, ferma restando la riduzione proporzionale per periodi inferiori all’anno”.

Durante il mandato amministrativo all’ex sindaco Accorinti è stata corrisposta l’indennità nella misura intera e lo stesso ha espletato le funzioni di Sindaco senza interruzione sino al 25 giugno 2018, pari ad anni 5.

«Preso atto – si legge nella determina dirigenziale – che l’indennità di funzione mensile al Sindaco ai fini dell’indennità di mandato deve essere calcolata in base all’ultima indennità percepita pari ad € 7.282,74 così determinata: Indennità di fine mandato Sindaco Renato Accorinti € 7.282,74 mensile x 5 anni pari ad € 36.413,70, a cui vanno aggiunti 3.095,16 per oneri riflessi a carico di questo Ente (Irap)».

Come si legge nel provvedimento di Palazzo Zanca , nei cinque anni sullo scranno più alto di Palazzo Zanca , Accorinti ha percepito l’indennità integrale prevista per il sindaco, e non l’equivalente del suo stipendio da professore di educazione fisica come ha sempre dichiarato alle Tv nazionali, ma a fine mandato ha promesso una donazione da 100mila euro (VEDI QUI).

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Un commento

  1. letterio.colloca 2 Dicembre 2018 10:29

    …….giusto pagare il “lavoro” altrui;nello specifico,però,viene da domandarsi:CHI PAGHERA’ L’INSIPIENZA E L’INETTITUDINE, cause anche dell’attuale stato di Messina.Confido nella INESORABILE (anche se lenta!) opera della MAGISTRATURA:vorrà quest’ultima richiedere un adeguato RISARCIMENTO a favore di codesta MARTORIATA città,preda di simili INCAPACI (anche se ONESTI).

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