Politica

Didattica a distanza in Sicilia. Laccoto: “si diminuisca al 75%”

Il deputato regionale Giuseppe Laccoto ha presentato un’interrogazione parlamentare, con la quale si chiede al presidente Musumeci di “modificare l’ordinanza del 24 ottobre 2020 diminuendo il ricorso alla didattica a distanza al 75% delle attività, allineandosi a quanto disposto dal Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri”.

«La scuola -dichiara Laccoto- deve essere al centro delle politiche sociali ed è strategica nel percorso di inclusione dei soggetti più fragili. Invece, l’ordinanza del Presidente della Regione Musumeci che chiude le scuole superiori e fissa la didattica a distanza al 100% penalizza e disorienta molti studenti e molte famiglie».

Nel documento, Laccoto sottolinea come le disposizioni dell’ordinanza regionale rischino di modificare la quotidianità familiare “pregiudicando talvolta lo svolgimento delle quotidiane attività lavorative”.

«Non si possono lasciare allo sbaraglio studenti disabili e genitori –dichiara ancora Laccoto– quel 25% di lezioni in presenza deve essere sfruttato. Oppure si garantisca, comunque, il diritto all’istruzione coinvolgendo istituzioni scolastiche, Comuni e aziende sanitarie locali per la didattica a domicilio. Inoltre – conclude– si devono coinvolgere in queste scelte così delicate anche le associazioni che rappresentano le famiglie di persone con disabilità. La politica ha il dovere di trovare soluzioni per evitare che i più deboli rimangano indietro, iniziando proprio dalla scuola che è fondamentale nel percorso di integrazione e inclusione».