Corse clandestine di cavalli, venti indagati

MESSINA – Venti indagati, di cui cinque già in carcere per altri motivi e quindici a piede libero. La Direzione distrettuale antimafia ha chiuso le indagini per fatti che risalgono al 2013 ed ha inviato un avviso a Placido Nino Bonna, Rosario Vinci, Domenico Batessa, Francesco Turiano e Tonino Lisi, tutti e cinque già in carcere, e Girolamo Stracuzzi, Alessandro Duca, Mario Rello, Marcello Fiore, Stefano Marchese, Giovanni Stracuzzi, Carmelo Prospero, Giuseppe Peschiera, Vittorio Marino, Rosario Buscemi, Orazio Bucolo, Pasquale De Benedetto, Giuseppa Brigandì, Antonia Rizzo e Enrico Buda.

Molti di loro farebbero parte di un'associazione a delinquere finalizzata all'organizzazione di corse clandestine di cavalli, con a capo Bonna, aiutato da Duca, Rello, Fiore e i due Stracuzzi.

Ma tra le accuse ci sono anche altri filoni. Buscemi, come titolare di un'impresa di costruzioni, Buda, come intermediario, Bucolo, come dipendente e trasportatore, De Benedetto, come compilatore, sono accusati di traffico illecito di rifiuti speciali. Poi altri episodi di spaccio di stupefacenti ed estorsioni. Infine Brigandì e Rizzo avrebbero promesso buste della spesa in cambio di voti per il candidato al Consiglio comunale Francesco Amante, della lista Progressisti Democratici, vicina a Francantonio Genovese. Amante, comunque, non fu eletto.