Dalla salita Ogliastri a Sperone. Le richieste d’intervento dai quartieri

Sono numerosi gli abitanti ad aver segnalato lo stato di degrado in cui versano le zone di Tremonti e Salita "Ogliastri". In seguito ad un sopralluogo, Ivan Bombaci di Vento dello Stretto, ha deciso quindi di rivolgersi agli enti di competenza per illustrare le condizioni in cui giacciono i tratti.

Varie le problematiche: dal manto stradale deformato alla presenza di differenti buche sull'asfalto, dall'assenza di scerbatura all'abbandono di carcasse di autovetture, dalla presenza di pali della luce spenti ad, addirittura, una porzione di parapetto adiacente il marciapiede letteralmente crollata e transennata in Via Svizzera. Condizioni, dunque, disastrate quelle in cui devono sottostare i residenti nella zona.

Ed è per questi motivi, che Bombaci si rivolge alla giunta Accorinti, affinchè vengano effettuati tempestivi sopralluoghi, con l'obiettivo di porre fine ai disagi presenti in questi tratti.

Ma se le zone di Tremonti e salita "Ogliastri" vertono in condizioni pessime, non è certo messa meglio la situazione di Sperone.

A segnalarlo è il consigliere della VI circoscrizione Massimo Costanzo il quale, si rivolge all’Amam, all’assessore De Cola e ai dirigenti preposti in merito alla vergognosa situazione relativa alla portata dell'impianto fognario presente a Sperone.

In Via Eugenio Montale, infatti, in particolar modo nell'incrocio con Via Archimede, si verificano con frequenza ostruzioni alla rete fognaria, con conseguente fuoriuscita di liquami.

Sino ad oggi la situazione è stata gestita attraverso numerosi interventi tampone. A vivere il disagio sono i residenti in zona e gli automobilisti, in quanto i liquami che fuoriescono dall'impianto rendono la sede stradale impraticabile. A creare tutto ciò, pare sia stata la combinazione di sezione di condotta diverse tra l'impianto di via Eugenio Montale e quello di Archimede Sperone. Inoltre, sembrerebbe del tutto assente la condotta per l'acqua piovana, che confluisce così nella rete fognaria già di per sé precaria.

Anche in questo caso, la richiesta, dunque, è quella di effettuare differenti sopralluoghi, insieme con i tecnici dell'Amam e la VI circoscrizione, in modo da risolvere una volta per tutte questa ormai ingestibile situazione.

Una volta valutata la criticità reale della questione, Costanzo propone quindi di utilizzare, se possibile, i fondi previsti dal piano triennale destinati alle opere pubbliche, per effettuare un potenziamento della condotta esistente del tratto interessato, per tutta la Via Archimede direzione monte-mare, e per la realizzazione di una condotta delle acque piovane nelle quali potranno confluire anche quelle delle abitazioni private.