Anche a Messina è addio all'Udc. Nasce a Palazzo Zanca "Centristi per la Sicilia"

Anche a Messina è addio all’Udc. Nasce a Palazzo Zanca “Centristi per la Sicilia”

Rosaria Brancato

Anche a Messina è addio all’Udc. Nasce a Palazzo Zanca “Centristi per la Sicilia”

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venerdì 11 Novembre 2016 - 09:46

I consiglieri comunali sottolineano così la condivisione del percorso voluto da D'Alia e Casini verso l'alleanza stabile con il Pd sia a Roma che a Palermo. E' addio definitivo all'Udc.

L’Udc sparisce anche a Palazzo Zanca.

Dopo lo “strappo di Ognissanti” e l’addio di Gianpiero D’Alia all’Udc targata Cesa, sbattono la porta anche gli esponenti eletti a livello regionale e locale.

All’Ars nei giorni scorsi è scomparso il gruppo Udc per fare spazio al nuovo: “Centristi per la Sicilia” con l’adesione di tutti i deputati e dei due assessori al percorso tracciato da D’Alia in alleanza con il Pd. Dopo il gruppo Ars l’addio alla denominazione Udc sta avvenendo nei vari Comuni. Ieri è nato Centristi per Milazzo e da questa mattina sulla porta del gruppo a Palazzo Zanca è comparso il nuovo cartello “Centristi per la Sicilia”, con l’adesione compatta dei consiglieri Mario Rizzo, Franco Mondello, Mariella Perrone, Libero Gioveni e Andrea Consolo.

Non è un caso che a Messina si sia scelta la denominazione voluta all’Ars, proprio per evidenziare la condivisione del percorso individuato da D’Alia e Casini.

“Nella città si chiamerà “Centristi per la Sicilia – spiega il capogruppo dei Centristi Mario Rizzo – proprio come all’Ars, perché il regolamento comunale prevede che si può costituire un nuovo gruppo, a parte che sia lo stesso che esiste nei gruppi parlamentari regionali o nazionali. E’ una scelta condivisa da tutti i colleghi che ci vede perfettamente in linea con quanto avvenuto a Palermo e che testimonia la nostra totale fiducia verso il nuovo progetto che sta portando avanti Gianpiero D’Alia, in sintonia con i “Centristi per il sì” di Pier Ferdinando Casini”.

Pezzo per pezzo si consumerà l’addio dei centristi all’Udc, il cui simbolo resta in Sicilia in mano al segretario nazionale Lorenzo Cesa. La scomparsa però non dovrebbe durare a lungo, perché dopo il Referendum del 4 dicembre, che sta vedendo Cesa, in rotta con il governo nazionale, tifare per il NO, è più che probabile che quel che resta del simbolo dello scudocrociato in Sicilia troverà altre adesioni. Da settimane infatti, in vista delle Regionali 2017, Cesa sta tessendo alleanze con il centro-destra e con Forza Italia. Alla finestra sta a guardare, per quel che riguarda Messina e provincia, chi in passato è stato l’ultimo segretario cittadino dello scudo crociato ovvero Roberto Corona. Ma non è il solo. Le sorprese sono dietro l’angolo

Rosaria Brancato

4 commenti

  1. Hombre de barro 11 Novembre 2016 10:05

    Cambiano partito o ne inaugurano di nuovi, ma gli xxxxxxxxx sono sempre gli stessi..
    Tanto piu che hanno la certezza di governare, grazie alle grosse sacche di buddaci riconoscenti ed allincapacitá del Tibetano.

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  2. Hombre de barro 11 Novembre 2016 10:05

    Cambiano partito o ne inaugurano di nuovi, ma gli xxxxxxxxx sono sempre gli stessi..
    Tanto piu che hanno la certezza di governare, grazie alle grosse sacche di buddaci riconoscenti ed allincapacitá del Tibetano.

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  3. hombre tu non sei buddace vero ????’di unni si da china o da puglia ahahahahahahahahahah

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  4. hombre tu non sei buddace vero ????’di unni si da china o da puglia ahahahahahahahahahah

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