Sarà ospitato, dal Monastero Maria SS. della Valle alla Badiazza, il convegno storico - interculturale "Tra Cristiani e Ottomani: interpretazioni di Lepanto". Il secondo degli appuntamenti in cantiere per la quattro giornate in memoria dello sbarco di Don Giovanni d'Austria a Messina

Rivive l’iniziativa rievocativa dello sbarco a Messina di Don Giovanni d’Austria. Sarà il Monastero Maria SS. della Valle, alla Badiazza, ad accogliere, domani, la seconda giornata della manifestazione giunta ormai alla sua quinta edizione.

La cooperazione tra l’Associazione culturale “Aurora” e la “Marco Polo System” di Venezia, grazie anche al supporto dei comuni di Messina, Lepanto e dell’unione dei comuni della Grecia, ha permesso, per il quinto anno consecutivo, di accendere i riflettori su un momento storico di grande rilievo per l’intera Sicilia. Dal 1° al 4 agosto si articoleranno, quindi, le manifestazioni volte a celebrare la memoria di questa tappa storico – culturale così densa di significato per la nostra città e per l’isola.

Domani, in particolare, a partire dalle 18.30, prenderà il via il convegno storico – interculturale “Tra cristiani e Ottomani: interpretazioni di Lepanto” che vanterà la collaborazione del dipartimento di scienze cognitive, della formazione e degli studi culturali dell’Università di Messina nonché dell’associazione culturale “Il Centauro – ONLUS”.

Attesi interventi di grande spessore tra cui quello di Daniele Sferra, della Marco Polo System, che si soffermerà sul tema “Venezia e Messina nelle storiche rotte di Lepanto”. Prenderà, quindi, la parola Elina Gugliuzzo, ricercatrice in storia dell’Europa mediterranea, che tratterà, invece, de “Le interpretazioni di Lepanto nei Paesi del Mediterraneo”. Seguiranno gli approfondimenti di Piero Orteca, giornalista e consigliere culturale della Fondazione Bonino Pulejo, che dedicherà la propria attenzione a “Lepanto e l’espansione dell’Islam Ottomano”. Spazio, poi, alle riflessioni di Carlo Marullo di Condojanni, presidente della fondazione “Donna Maria Marullo di Condojanni”, il quale illustrerà “La Sicilia tra Nobiltà e Cavalleria a difesa della Fede”. Atteso dall’uditorio anche Giuseppe Restifo, docente di storia moderna all’Università di Messina, che si profonderà in un’analisi storica de “La propaganda dopo Lepanto” e Nino Principato, architetto e cultore di storia patria, che si lancerà in un’attenta riflessione de “Il ricordo di Lepanto a Messina”.

A moderare i lavori, il giornalista Enrico Casale ma non mancheranno i momenti di più leggero intrattenimento grazie agli sforzi organizzativi di Enzo Caruso, responsabile culturale delle associazioni “Aurora” e “Il Centauro” – ONLUS.

A conclusione della kermesse di approfondimento, la presentazione degli “Atti del Convegno 2012”, editi dalla fondazione “Donna Maria Marullo di Condojanni”, all’interno della raccolta rubricata “La presenza dei Cavalieri di S. Giovanni in Sicilia”.

Ma – come anticipato – la manifestazione che avrà luogo domani nell’incantevole scenario della Badiazza è solo un anello della catena partorita dalla complessa macchina organizzativa in memoria dell’anniversario, come – del resto – è stato chiarito anche nel corso della conferenza stampa che ha introdotto la quattro giornate e che si è svolta, avantieri, alla presenza del primo cittadino, presso il Salone delle Bandiere di Palazzo Zanca.

Appuntamento di inaugurazione della manifestazione, al quale hanno preso parte personalità di spicco, tra cui l’Assessore alle Risorse del Mare, Filippo Cucinotta, il Soprintendente BB.CC.AA. di Messina, Salvatore Scuto, il Presidente dell’Autorità Portuale, Antonino De Simone, il Comandante della Capitaneria di Porto AMS di Messina, Antonino Samiani, il Comandante del Distaccamento di Messina della Marina Militare, Santi Legrottaglie, il Comandante del Gruppo Aeronavale della Guardia di Finanza, Giuseppe Minutoli, nonchè le rappresentanze di Enti e Associazioni e, ancora, il presidente dell’Associazione culturale “Aurora”, Fortunato Manti, il direttore artistico, Vincenzo Caruso, il curatore della sceneggiatura, Nino Principato e Carmelo Recupero, coordinatore della Regata Velica, che hanno illustrato le principali direttive organizzative degli appuntamenti che si terranno sino al 4 agosto.

Prossimo rendez-vous, sabato 3, a partire dalle ore 11, presso la villetta Micheli, antistante alla Prefettura, ove si terrà un momento celebrativo all’edicola votiva di San Nicola dei Greci, a cura della Comunità Ellenica dello Stretto.

Seguirà, alle 18.30, all’ex Irrera a Mare, l’inaugurazione della mostra “La Sicilia e il Mediterraneo al tempo di Lepanto”, curata da Mosè Previti e Patrick Rossetti, in collaborazione con l’Autorità Portuale, Claudio Prestopino, la Soprintendenza BB.CC.AA. di Messina, l’Istituto d’istruzione superiore “Antonello”, l’Associazione “NonsoloCibus”, la Camera di Commercio di Messina, l’Associazione “Arsenale di Messina”, il Museo Marittimo di Barcellona, e la Marco Polo System di Venezia.

Chiuderà le celebrazioni rievocative, la giornata di domenica 4 agosto che prenderà avvio, all’insegna del percorso storico – culturale intrapreso, con lo spettacolo “La Corte d’Aragona”, alle 17.45, a piazza Duomo e la partenza del corteo storico che percorrerà via Garibaldi.

A seguire, il Palio “Trofeo don Giovanni d’Austria – Città di Messina”, che avrà il suo start nella rada di Grotte alle 18.15 e segnerà un momento sportivo e di competizione tra le contrade marinare di Pace, Paradiso e Ganzirri.

Alle 18.45, atteso, invece, alla Marina del Nettuno, l’arrivo delle navi e lo sbarco di don Giovanni d’Austria e dell’Armata, accolto dal Senato, di fronte al monumento della “Batteria Masotto”. Prevista anche la formazione di un secondo corteo, diretto, stavolta, verso la cittadella fieristica, nella quale farà trionfale ingresso alle 19.45, con tanto di appuntamento scenico – teatrale “Il Saluto del Senato Messinese a don Giovanni d’Austria”.

Alle 20.30, infine, il saluto agli ospiti stranieri e la premiazione dei vincitori del Palio. La chiusura dei festeggiamenti verrà, dunque, accompagnata dalle note della colonna sonora “Sulle Rotte di Lepanto”, intonata dalla corale Santa Maria dei Miracoli di Sperone. (Sara Faraci)