Questione morale: il Pd regionale approva un documento sul conflitto d'interessi

Questione morale: il Pd regionale approva un documento sul conflitto d’interessi

Rosaria Brancato

Questione morale: il Pd regionale approva un documento sul conflitto d’interessi

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sabato 20 Luglio 2013 - 16:35

La questione morale in primo piano alla Direzione regionale del Pd a Palermo. Approvato un documento che stabilisce regole per evitare i conflitti d'interesse. La denuncia di Angela Bottari: "A Messina non esiste una sede del partito, molti circoli sono fittizi, i bilanci non sono stati approvati. Ma nessuno è mai intervenuto".

E’ la questione morale il punto cruciale della Direzione regionale del Pd, nel corso di una lunghissima riunione al San Paolo Palace Hotel di Palermo.

Certo, ci sono le problematiche relative al Congresso e la lotta tra correnti, c’è il nodo Megafono e i rapporti con Crocetta, ma il punto più caldo è la questione morale fattasi prioritaria non solo alla luce delle vicende di Messina ma anche per le altre inchieste-terremoto.

Ed infatti il segretario regionale Giuseppe Lupo invertendo l’ordine del giorno della Direzione regionale (al tavolo, tra i componenti della direzione c'è la messinese Liliana Modica) inizia il suo intervento proprio da questo tema: "Per il Pd questa è un’occasione straordinaria, siamo unica speranza per la Sicilia. Adesso governiamo quasi ovunque. Il nostro sostegno a Crocetta è convinto, stiamo lavorando sulle incompatibilità. Occorrono norme di partito e norme di legge per rafforzare la buona politica. Vogliamo essere più crocettiani di Crocetta sui temi dell’antimafia, sulla trasparenza, sulla moralità. Sono i nostri valori e sono fondativi del nostro partito. Per questo siamo al fianco di Crocetta e a sostegno del governatore sul tema della incompatibilità”.

L’invito a norme, un Codice etico, per rafforzare la “Buona politica” porterà nel corso della giornata ad un documento sulle incompatibilità e sui conflitti d’interesse. L’intervento del segretario regionale, che tra l’altro, lo ha ricordato, è commissario del Pd a Messina dopo l’assemblea dell’8 luglio, è stato il primo di un lunghissimo dibattito. Sulla questione morale sono intervenuti in tanti, compreso il governatore Crocetta, che, da vera star, è arrivato poco prima delle 13.00 ed è andato via poco dopo aver lanciato il siluro: la candidatura di Nelli Scilabra (assessore alla Formazione) alla segreteria regionale.

Il Megafono non è un partito, è un'idea. Io non abbandono il Pd, è il mio partito e voglio fermare il degrado. Meno male che non ho ubbidito al Pd, mi avrebbero imposto Cocilovo assessore, che qualche problema con la formazione ce l'ha o Crisafulli. Per quel che riguarda la formazione, la colpa è dei vertici del partito che non hanno capito che a Messina c’era un certo clima. Mi avete chiesto la testa di Nelli Scilabra, forse perché ha messo mano nella moralizzazione della formazione? Se volete davvero cambiare eleggetela come segretario regionale. Una giovane onesta simbolo del cambiamento. E se non vi piace come guido il governo fatemi pure una mozione di sfiducia”.

Parte del dibattito si è snodato sul tema dei rapporti con la giunta regionale e parte sulla necessità di regole per la questione morale, che non riguarda solo Messina, come fatto notare da più parti, ricordando i casi dell’arresto di Gaspare Vitrano, ex deputato regionale Pd o di Francesco Riggio, che è stato candidato del Pd.

“Più volte ho denunciato la situazione politica del Pd a Messina- ha tuonato poco dopo le 14 la presidente dell’Assemblea del Pd in riva allo Stretto, Angela Bottari- una situazione insostenibile. Il tesseramento è stato gonfiato. Non esiste una sede del Pd cittadino, si trova nei locali della segreteria di Francantonio Genovese. I bilanci non sono mai stati approvati. Tanti circoli sono fittizi. Ci sono responsabilità evidenti in questa gestione da parte degli esecutivi regionale e nazionale”.

Come dire che, in tanti, nonostante le segnalazioni, hanno trovato più comodo girarsi dall’altra parte, come hanno fatto notare Antonello Cracolici “le inchieste da due anni investono esponenti del partito, ma alle regionali abbiamo candidato Francesco Riggio” (poi arrestato nell’inchiesta sul Ciapi) e Lillo Speziale: “la questione morale è stata girarsi dall’altra parte quando non ci siamo occupati della vicenda Vitrano o del Ciapi, o quando abbiamo regalato pacchetti di tessere ai notabili, o alle primarie abbiamo preso più voti che alle Politiche. Adesso non possiamo fare come gli struzzi e arrivare come partito dopo le inchieste”.

La questione morale entra quindi in ogni tematica affrontata, come quella relativa alle regole per il Congresso, all’elezione del segretario regionale o ai tesseramenti. Il deputato regionale Fabrizio Ferrandelli, renziano, ha proposto le primarie aperte per il segretario regionale: “ Dobbiamo superare la logica dei signori delle tessere. A Messina quasi tutti i circoli sono appannaggio di Genovese. Le primarie aperte, possono fronteggiare la questione morale”.

Iniziata in tarda mattinata la direzione si è conclusa nel tardo pomeriggio. Il documento sul conflitto d’interessi è stato approvato nel pomeriggio e parte dal presupposto che il partito è di fronte “ad una nuova fase che sta portando a svelare intrecci e malaffare ed è compito della buona politica mettere in atto regole per liberare la Sicilia da un sistema perverso di intermediazione affaristica,ed in alcuni casi mafiosa, in settori cruciali dell’economia e della burocrazia”. Nel documento il Pd dà pieno sostegno alla magistratura, ricordando il principio di non colpevolezza, e sottolineando cone nel frattempo il partito abbia sospeso i tesserati coinvolti. Nel documento si aggiunge come sia un fatto di opportunità per gli interessati, sia direttamente che indirettamente, sospendersi da incarichi istituzionali, a prescindere dal corso delle indagini “ La questione morale è una questione politica”. Le regole nuove individuate dal documento mirano ad evitare ogni forma di conflitto d’interessi tra chi ricopre un ruolo istituzionale e poi direttamente o indirettamente (attraverso familiari e congiunti) opera, attraverso attività, imprese e società, per un’amministrazione pubblica. Il documento lancia poi una freccia al cuore del Megafono di Crocetta vietando la cosiddetta “doppia militanza”, ovvero l’appartenenza in ruoli istituzionali (quindi, consiglieri, assessori, deputati) al Pd e al tempo stesso ad un “movimento” con il quale però si è stati eletti. Insomma, un messaggio per il governatore: o dentro o fuori. E il Presidente, che pare stia pensando alla “scalata” alla segreteria nazionale del Pd, sicuramente non porgerà l’altra guancia…

Rosaria Brancato

16 commenti

  1. Incredibile……….angela bottari si è accorta che il pd non ha una sede a messina………..ma dov’era fin’ora?
    avete distrutto un partito ed una generazione di giovani, vi siete circondati di piccoli uomini che nn aspettano altro che il proprio turno per poter fare quello che hanno fatto i vecchi( bottari, genovese, etc etc)
    se aveste un sussulto di dignità dovreste sparire nel nulla ma essendo miserabili dentro farete di tutto per rimanere attaccati al piccolo potere che vi siete costruiti!

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  2. nn ci posso credere angela bottari si è accorta che non ha una sede!incredibileeeeeeeeee

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  3. Quando si smarrisce la propria identità si vive il tempo di TUTTI CONTRO TUTTI, è la condizione attuale del PARTITO DEMOCRATICO, messinese in particolare. La scelta, alla luce degli stravolgimenti internazionali, la caduta del comunismo e la fine della guerra fredda, di fare incontrare gli uomini di due culture politiche, quella della DEMOCRAZIA CRISTIANA morotea e del PARTITO COMUNISTA ITALIANO, si è arenata nelle miserie di una politica tutta finalizzata al voto di scambio per l’arricchimento personale, fa sorridere il rimedio dello strumento regolamentare del conflitto d’interessi, perchè la questione è culturale, sintetizzata bene nella frase di R E N A T O sindaco, LA POLITICA E’ UN’ATTO D’AMORE VERSO LA GENTE. Secondo voi il patrimonio personale di due giganti della Politica, P maiuscola, MORO e BERLINGUER, era paragonabile a quello sequestrato a questi signori della formazione professionale, che al loro confronto sono al massimo GRANDI GALOPPINI ELETTORALI? MORO e BERLINGUER risulterebbero POVERI.

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  4. “Houston abbiamo un problema”
    “Che genere di problema?”
    “La questione morale”
    “Nessun problema Pollo 11, vi invieremo un documento sul conflitto di interessi.

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  5. si dovrebbe riaprire la sede di via Sant’Agostino

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  6. “Per il Pd questa è un’occasione straordinaria, siamo unica speranza per la Sicilia.”
    Come è possibile dire queste cose?
    Angela Bottari dove è stata in questi anni? Parla adesso? A casa anche tu!

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  7. muscara.a@libero.it 21 Luglio 2013 09:32

    ci vuole faccia tosta per continuare a presentarsi in pubblico.
    dalla bottari alla modica etc…. nascondetevi siete stati solo niente, accondiscendenti, obbligate dal potere “genovese”.

    se vi è rimasto un po di dignità tornatevene a casa.

    ps. ma la persona che ha firmato questo articolo, mi pare sia colei che curò la rassegna stampa di calabrò ……..
    poco liberi per poter scrivere obbiettivamente …………….

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  8. MessineseAttento 21 Luglio 2013 09:43

    Aspettiamo che la procura, attraverso lo scandalo della formazione, arrivi al filone della pratica del voto di scambio.
    Poi vediamo come questi simpatici signori si riempiranno la bocca con parole come “MORALITA'” ed “ETICA”.

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  9. dolcestilnuovo 21 Luglio 2013 11:49

    Non so a quale patrimonio ti stai riferendo. Immagino che tu non conosca minimamente quello di Moro e neppure quello di Berlinguer per poterli paragonare. Oppure lo sai? In questo caso comunicalo anche a noi altrimenti evita le solite sciocchezze che sei abituato a dire. Per quanto riguarda il patrimonio dei “signori della formazione”, anche qui generalizzi facendo di tutta l’erba un fascio. Paragonare Capone e Sauta a Buzzanca o, addirittura a Genovese dimostra una enorme ignoranza! Conosci il patrimonio di Melino Capone? e quello di Daniela Buzzanca? o forse conosci quello di Elio Sauta e di Chiara Genovese? Le tue sono affermazioni semplicistiche e basate sul nulla. Avrebbero senso se tu fossi in grado di dirci quale fosse il patrimonio di Capone prima e dopo la formazione. In questo caso avremmo un metro di paragone. Stessa cosa per quanto riguarda Sauta. Su Daniela Buzzanca, penso che ti risulterebbe difficile scoprire che si è “fatta i soldi” con la formazione perché il maritino è in politica da 40 anni ed ha un avviatissimo studio medico. Su Chiara Genovese, poi, è perfettamente inutile parlare. Pensi che abbia bisogno dei soldi della formazione? e per fare che? per comprarsi le caramelle?? Allora non solo vivi in un’altra città, ma addirittura in un altro continente!

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  10. Vergogna!!!!!ancora vi fate vedere e fate i convegni,dovete solo sparire,non se ne puo’ piu’ di gente come voi,sono pienamente d’accordo con chi scrive
    “Incredibile……….angela bottari si è accorta che il pd non ha una sede a messina………..ma dov’era fin’ora?
    avete distrutto un partito ed una generazione di giovani, vi siete circondati di piccoli uomini che nn aspettano altro che il proprio turno per poter fare quello che hanno fatto i vecchi( bottari, genovese,rinaldi etc etc)
    se aveste un sussulto di dignità dovreste sparire nel nulla ma essendo miserabili dentro farete di tutto per rimanere attaccati al piccolo potere che vi siete costruiti!aspettando che passi la bufera,site solo miserabili.”

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  11. ma la signora non scriveva in quelle stanze che ora dice di essere abusive?

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  12. MessineseAttento 21 Luglio 2013 18:39

    Il vicesindaco, economista di indubbie qualità, che non riesce a trattenere le lacrime alle parole del suo amico e sindaco Renato. E’ questa la politica che vogliamo vedere in quel palazzo: pulita, spontanea, umana.
    Non c’è più posto per quella velata supponenza dimostrata in campagna elettorale da certi candidati che si sentivano già il loro sedere ben sistemato sulla poltrona.
    Gente che, come un bravo giornalista scriveva proprio ieri, ha volato per anni rasoterra e che oggi si vorrebbe mettere alla testa di un cambiamento che in realtà, per la loro appartenenza, per il loro modo di intendere la politica, non avverrebbe mai.
    Quindi viva l'”ALIENO” Renato che invoca l’aiuto di tutti, anche con le critiche, quelle costruttive, che aiutano a crescere. Mai più esponenti di quella politica arrogante, presuntuosa, dell'”io sono io e voi non siete un c…”.
    Mai più quella politica che tenta la scalata al potere attraverso improbabili alleanze che hanno il solo scopo di drogare il risultato elettorale che poi si tende a sbandierare come la vittoria del singolo e delle sue qualità (!?!?!?).
    Ma noi a Messina lo abbiamo visto come va a finire quando la “lotta” politica è rappresentata dall’uno contro uno, priva del doping delle liste: L’ARROGANZA VIENE RIDIMENSIONATA, ANNIENTATA, BATTUTA!

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  13. CADUTI DALLA NACA….

    MODO DI DIRE FINTO TONTO!
    DAL SICILIANO “CADUTO DALLA CULLA”..
    PER GIUSTIFICARE IL FATTO CHE SONO STRANAMENTE STATI PRESI ALLA SPROVVISTA !

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  14. Angela Bottari ha tuonato…

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  15. C’è un patrimonio morale e di valori e c’è un patrimonio (quello che sei abituato a misurare) materiale, di piccioli.
    Conosci il fetido stil vecchio, e sai benissimo che cosa è possibile fare con una “riserva” in nero di tanto denaro.
    Quindi, piuttosto che insultare, mettendo le mani avanti, fatti quattro passi di mazurka, che l’estate è lunga.

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  16. MessineseAttento 22 Luglio 2013 10:07

    Mariedit, non ti curar di loro ma guarda e passa.
    Colui che ti da dell’ignorante, questo improbabile dolcestilnuovo, è la stessa persona (sicuramente un ragazzino, almeno spero per lui) che all’indomani dello scandalo dichiarava che si sarebbe fatto anche qualche mese di galera pur di avere la vita dorata che hanno (o avevano) le persone che ora si affanna a difendere.
    Non credo ci sia altro da aggiungere sul livello di costui!

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