27 milioni in due anni, più km e penalità: ecco il contratto di servizio Comune-Atm approvato dal consiglio

27 milioni in due anni, più km e penalità: ecco il contratto di servizio Comune-Atm approvato dal consiglio

Francesca Stornante

27 milioni in due anni, più km e penalità: ecco il contratto di servizio Comune-Atm approvato dal consiglio

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martedì 12 Gennaio 2016 - 00:23

Ieri lunghissima giornata per il consiglio comunale che alla fine ha dato il via libera al contratto di servizio tra Comune e Atm. Un'approvazione figlia del nuovo asse di centro-destra insieme ai Dr e CMdB. No degli ex accorintiani Lo Presti e Sturniolo, astenuti Megafono e nuovo gruppo Pd. Assente, ancora una volta, l'Udc. Ecco i punti salienti del documento.

Chi ha votato sì lo ha fatto come atto di fiducia nell’azione che finora è stata portata avanti sull’Atm dall’assessore Gaetano Cacciola e dalla dirigenza capitanata dal direttore Giovanni Foti. Lo ha fatto per dare alla città una nuova occasione di rilancio del trasporto pubblico cittadino e al Comune uno strumento che mancava da sempre e che chiude i conti con un passato disastroso sotto troppi aspetti. Nella consapevolezza che la strada è ancora lunga, chi ieri pomeriggio ha approvato il contratto di servizio tra Comune e Atm ha siglato un capitolo fondamentale per il percorso intrapreso dall’azienda di via La Farina. Parole e motivazioni scandite dai tanti consiglieri che alla fine di una lunghissima giornata hanno dato il via libera ad un altro atto sostanzioso prodotto dall’amministrazione Accorinti. Dopo il recente voto sul bilancio consuntivo 2014, quella di ieri è stata la seconda occasione “importante” dopo gli stravolgimenti politici che hanno investito il consiglio comunale. Un’occasione che è servita per verificare il peso del nuovo asse di centro-destra che ha portato gli 11 voti favorevoli di Piero Adamo, Daniela Faranda, Carlo Cantali e Giuseppe Santalco, Pippo Trischitta e Giovanna Crifò, Daniele Zuccarello, Donatella Sindoni, Paolo David, Benedetto Vaccarino, Francesco Pagano. Insieme a loro, questa volta uniti e quasi al completo, i Dr Elvira Amata, Carlo Abbate, Nino Carreri, Rita La Paglia e Nino Interdonato. E poi nelle fila del sì ovviamente le consigliere di CMdB Lucy Fenech e Ivana Risitano.

Tra i contestatari ovviamente la posizione più dura è stata quella di Nina Lo Presti e Gino Sturniolo che hanno messo in luce criticità che alla fine li hanno spinti al voto contrario. Per gli ex accorintiani un no motivato dal fatto che in questo contratto si parta da un programma di esercizio ormai datato, che la durata biennale non è sufficiente a verificare la bontà dell’atto, che contiene dati che non rispondono alla condizione attuale dell’Atm e del servizio reso, che prevede la redazione della Carta di qualità dei servizi entro un anno, quindi senza la possibilità per il Comune di fissare quegli indicatori di qualità che sarebbero garanzia per Comune e cittadini nell’erogazione del servizio, che prevede cifre che non potranno essere rispettate.

Durante un dibattito lunghissimo, senza le proteste dell'ultima volta di una parte di sindacati e lavoratori, sottotono e con pochi spunti, a porre una serie di dubbi e quesiti anche i consiglieri del neo gruppo Pd Antonella Russo e Claudio Cardile, che alla fine hanno scelto di astenersi, ritenendosi insoddisfatti delle risposte ricevute dall’amministrazione. Dubbi sulla gestione del patrimonio mobiliare dell’Atm, ancora meno chiari i passaggi legati a quello immobiliare, troppo rigidi i casi di penalità che ricadranno sull’azienda di via La Farina, ha spiegato la Russo, seguita dal collega Cardile che ha provato a tirar fuori i numeri del contratto per capire quanto inciderà sulle dinamiche gestionali di Comune e Atm.

C’è anche chi ha tentato di rinviare l’argomento, come il Megafono di Pippo De Leo, convinto della necessità di un’operazione che dia un futuro diverso all’Atm ma che non risiedeva in quell’atto.

Poche le polemiche in aula, un dibattito fiacco, con un ex Pd oggi transitato a Forza Italia che non ha perso l’occasione per fare la parte del leone. Ieri questa vasta compagine politica ha archiviato le anomalie che erano state riscontrate nelle precedenti sedute, ha accolto con soddisfazione le modifiche fatte dalla giunta ma che erano state concordate e suggerite proprio ad assessore, direttore e dirigente. Nuova assenza di massa anche questa volta del gruppo Udc che ha disertato la seduta, avendo anche in questo caso una conferma: il peso dei centristi in aula non è più quello di un tempo ed evidentemente si può anche far a meno del loro contributo perché le votazioni non corrono più sul filo del rasoio, com’è stato per lungo tempo.

Per assessore e direttore quella iniziata ieri sera è una vera e propria sfida che però oggi sembra realizzabile: “Un anno e mezzo fa non avrei potuto immaginare che saremmo arrivati a questo punto” ha commentato l’esponente della giunta Accorinti, seguito dal direttore Foti che ha voluto prima di tutto fare presente che l’Atm, seppur in condizioni meno drammatiche dei primi tempi, non è ancora guarita ma la strada è quella giusta.

Proviamo dunque a capire meglio cos’è il contratto di servizio e quali sono i punti salienti del documento approvato ieri sera. E’ lo strumento che serve a regolare i rapporti tra Comune, ente proprietario, e Azienda e dunque a stabilire quali e quanti servizi vengono richiesti a fronte di un impegno economico annuale. Un contratto da 27 milioni così ripartiti: 14.275.000 per il 2016 e 12.980.000 euro per il 2017.

Un impegno economico che si abbassa rispetto ai 17 milioni che Palazzo Zanca ha girato all’Atm in questi ultimi due anni, nel 2013 erano stati addirittura 21, e che si pone esattamente in linea con progetti e obiettivi inseriti nel Piano di riequilibrio. Il contratto di servizio segue perfettamente quanto era già stato definito nel Piano industriale varato proprio in concomitanza della stesura del riequilibrio, ci sono dentro costi e numeri che disegnano la vita dell’Atm dei prossimi anni e definiscono la prospettiva che questa amministrazione ha deciso di dare all’azienda.

Il contratto di servizio serve a migliorare il servizio di trasporto pubblico urbano e a programmarlo in base a quelle che sono le esigenze della città, cercando di garantire sempre più elevati standard, sia in termini di quantità che di qualità. Per questo uno dei principali impegni che il Comune si assume è di rinnovare il parco mezzi. Più mezzi che significano più chilometri e di conseguenza più fondi che l’Atm potrà portare a casa dalla Regione e più incassi dalle vendite. E’ questo infatti un altro punto fondamentale su cui si dovrà basare la vita dell’azienda nei prossimi due anni, fondi che aiuteranno gradualmente l’Atm a camminare sulle proprie gambe e a poter contare sempre meno sui contributi comunali.

Nel 2016 si conta di portare la produzione di km bus dai 3 milioni del 2015 a 4.1 milioni di km che si intende produrre dal trasporto su gomma, 421.992 quelli che macineranno le vetture tranviarie in linea. Sul fronte ricavi si ipotizza un +20% dalla vendita dei biglietti, 12,5 milioni di euro di contributo regionale. Nel 2017 si punta a raggiungere quota 4,5 milioni di km prodotti dai bus e 550mila dai tram. Il 2017 dovrebbe essere l’anno in cui si spera di raccogliere i veri frutti di questo percorso anche sul fronte dei ricavi, dove si prevede il doppio degli incassi dalla vendita dei biglietti rispetto al 2013.

Tra le novità previste dal contratto di servizio c’è per esempio la vendita dei biglietti a bordo con una maggiorazione del costo del 25%, l’introduzione di abbonamenti agevolati per gli enti pubblici in modo da incentivare i tanti lavoratori messinesi del settore pubblico a lasciare le auto a casa e servirsi del tpl per recarsi in ufficio.

Sul fronte dei parcheggi si prevedono iniziative per potenziare e rendere più appetibili e redditizi i parcheggi cittadini. Si pensa anche ad una revisione della politica tariffaria, sia per i biglietti che per i gratta e sosta.

I parametri e gli standard da raggiungere in termini di qualità, informazioni rese ai cittadini, tempi, servizi alle fermate, sicurezza, confort, pulizia saranno inseriti in un’apposita Carta della qualità dei servizi che l’Atm dovrà redigere entro il prossimo anno. Penalità da pagare nel caso in cui gli standard fissati non verranno raggiunti, sia in base alla Carta dei servizi, sia sul fronte del chilometraggio.

45 pagine che fissano servizi, responsabilità, diritti e doveri, fondi, km da percorrere. 45 pagine da cui Comune e Atm non potranno certo sfuggire.

“Soddisfazione anche da parte dei sindacati. "L’approvazione da parte del Consiglio comunale del contratto di servizio tra il Comune e l’ATM, con le modifiche auspicate e le specifiche del caso, è un atto importante e un indubbio passo avanti nella ricerca di soluzioni definitive. Può e deve consentire a questa Azienda di migliorare ulteriormente i servizi resi ed estenderli ancor più, con conseguente beneficio per i cittadini, nonché procedere a tappe spedite verso la pianificazione dei debiti.”

E’ quanto dichiarano le RSA presso l’ ATM di FILT-CGIL, Massimiliano Parisi, FIT- CISL, Sebastiano Bonafede, e CUB Trasporti, Paolo Frigione, i quali esprimono soddisfazione per l’atto approvato ieri sera dall’aula consiliare, passaggio che “sgomberando il campo da ogni possibile equivoco, determina nei fatti precisi obblighi e responsabilità e crea i presupposti per un confronto di merito che deve continuare in sede aziendale per la definizione di un accordo integrativo che dia gambe agli obiettivi posti in essere, riconoscendo l’apporto determinante che il lavoratori hanno sempre dato e le ulteriori potenzialità che sono in grado di esprimere”.Francesca Stornante

14 commenti

  1. Nn so se sia una cosa positiva o negativa ma di certo il rinfoltimento di “peones” nello schieramento di centro destra avvenuto da ultimo ha il suo peso in questa approvazione ( ATM =altro serbatoio di voti per alcuni esponenti))

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  2. Nn so se sia una cosa positiva o negativa ma di certo il rinfoltimento di “peones” nello schieramento di centro destra avvenuto da ultimo ha il suo peso in questa approvazione ( ATM =altro serbatoio di voti per alcuni esponenti))

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  3. con il contributo dei tanti vituperati quellicheceranoprima quelli che ci sono adesso li abbracciano e ringraziano.

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  4. con il contributo dei tanti vituperati quellicheceranoprima quelli che ci sono adesso li abbracciano e ringraziano.

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  5. Un altro passo deciso verso la normalità. Da quanti anni ATM operava senza contratto??

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  6. Un altro passo deciso verso la normalità. Da quanti anni ATM operava senza contratto??

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  7. Senza necessariamente buttare tutto in “politica” cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno.
    Del resto, allo stato attuale, questa sembrerebbe l’unica strada percorribile per raggiungere uno standard quantomeno accettabile.
    Come ho avuto modo di scrivere su queste pagine, in tempi non sospetti, mi piace ribadire il solito concetto a tutti i miei concittadini: “la cosa pubblica (la parola stessa lo dice) è di tutti ed in quanto tale va rispettata e protetta da tutti; ergo, paghiamo i biglietti/abbonamenti, non imbrattiamo i mezzi con scritte insulse e senza senso, portiamo rispetto al personale di servizio. In una parola: CIVILTA’!
    Poi, se i miglioramenti ci saranno, che vengano da centro, destra o sinistra, saranno i benvenuti.

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  8. Senza necessariamente buttare tutto in “politica” cerchiamo di vedere il bicchiere mezzo pieno.
    Del resto, allo stato attuale, questa sembrerebbe l’unica strada percorribile per raggiungere uno standard quantomeno accettabile.
    Come ho avuto modo di scrivere su queste pagine, in tempi non sospetti, mi piace ribadire il solito concetto a tutti i miei concittadini: “la cosa pubblica (la parola stessa lo dice) è di tutti ed in quanto tale va rispettata e protetta da tutti; ergo, paghiamo i biglietti/abbonamenti, non imbrattiamo i mezzi con scritte insulse e senza senso, portiamo rispetto al personale di servizio. In una parola: CIVILTA’!
    Poi, se i miglioramenti ci saranno, che vengano da centro, destra o sinistra, saranno i benvenuti.

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  9. Perché RAVENNA, prima in classifica nella qualità della vita, e VERONA,trentatreesima, sono ritenute bene amministrate? Le due città hanno i conti in ordine per merito di chi l’amministra, ma sono finanziati in modo consistente dai loro cittadini. Pongo un interrogativo: c’è una relazione tra tributi pagati e qualità dei servizi? Confrontiamo i tributi del TITOLO 1 pro abitante, pagati nel 2015 al netto del trasferimento Fondo di Solidarietà Comunale. RAVENNA €700,59. VERONA €706,72. MESSINA €464,43. La CATANIA di BIANCO €374,84, infatti è prossima al dissesto finanziario ed ha versato nel 2015, al tesoriere UniCredit, €3.613.425 di interessi passivi per anticipazioni,ripeto €3.613.428. BIANCO un campione? Non fatemi ridere signori del PD.

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  10. Perché RAVENNA, prima in classifica nella qualità della vita, e VERONA,trentatreesima, sono ritenute bene amministrate? Le due città hanno i conti in ordine per merito di chi l’amministra, ma sono finanziati in modo consistente dai loro cittadini. Pongo un interrogativo: c’è una relazione tra tributi pagati e qualità dei servizi? Confrontiamo i tributi del TITOLO 1 pro abitante, pagati nel 2015 al netto del trasferimento Fondo di Solidarietà Comunale. RAVENNA €700,59. VERONA €706,72. MESSINA €464,43. La CATANIA di BIANCO €374,84, infatti è prossima al dissesto finanziario ed ha versato nel 2015, al tesoriere UniCredit, €3.613.425 di interessi passivi per anticipazioni,ripeto €3.613.428. BIANCO un campione? Non fatemi ridere signori del PD.

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  11. I paragoni non sono il mio forte ma, visto che lei ne propone qualcuno, voglio provare a dire come la vedo personalmente: “Conosco benissimo le città da lei menzionate nel suo commento e, mi scusi la presunzione, conosco anche le abitudini di quei cittadini. Il mezzo pubblico rappresenta la parte più vantaggiosa e comoda del viaggio da e per il posto di lavoro e non solo. In ragione di questo, se ne guardano bene dal fare i “portoghesi” o, peggio, picchiare i controllori! Anzi! Abbonamento o biglietto, sono regolarmente pagati da tutti ed il controllo è considerato un dovere verso tutti i cittadini onesti e, per tanto, non rappresenta un problema…!
    La morale è sempre la stessa: CIVILTA’.
    Grazie per la sua attenzione, W MESSINA.

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  12. I paragoni non sono il mio forte ma, visto che lei ne propone qualcuno, voglio provare a dire come la vedo personalmente: “Conosco benissimo le città da lei menzionate nel suo commento e, mi scusi la presunzione, conosco anche le abitudini di quei cittadini. Il mezzo pubblico rappresenta la parte più vantaggiosa e comoda del viaggio da e per il posto di lavoro e non solo. In ragione di questo, se ne guardano bene dal fare i “portoghesi” o, peggio, picchiare i controllori! Anzi! Abbonamento o biglietto, sono regolarmente pagati da tutti ed il controllo è considerato un dovere verso tutti i cittadini onesti e, per tanto, non rappresenta un problema…!
    La morale è sempre la stessa: CIVILTA’.
    Grazie per la sua attenzione, W MESSINA.

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  13. Antonello da Messina 13 Gennaio 2016 18:18

    Civiltà, civiltà…..certo è un termine quasi o del tutto sconosciuto a Messina ma….. Pongo un quesito agli ultimi amministratori di A.T.M.:come fate ad incentivare l’uso dei mezzi quando non c’è una sola fermata che indichi quale linea ed in quale orario passerà il primo mezzo utile? Riuscirete a convincere i ns vigili a far sgomberare le corsie preferenziali o conviene anche a voi averle perennemente occupate per poi avere un alibi sui tempi di percorrenza?

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  14. Antonello da Messina 13 Gennaio 2016 18:18

    Civiltà, civiltà…..certo è un termine quasi o del tutto sconosciuto a Messina ma….. Pongo un quesito agli ultimi amministratori di A.T.M.:come fate ad incentivare l’uso dei mezzi quando non c’è una sola fermata che indichi quale linea ed in quale orario passerà il primo mezzo utile? Riuscirete a convincere i ns vigili a far sgomberare le corsie preferenziali o conviene anche a voi averle perennemente occupate per poi avere un alibi sui tempi di percorrenza?

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